"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

venerdì 6 novembre 2009

Carcere

Il carcere di Pianosa


Il carcere di Pianosa

Cronaca

Carceri, è scontro sulla riapertura di Pianosa e dell'Asinara

Il supercarcere di Pianosa, dove fino al giugno '98 erano reclusi boss di mafia in regime di 41 bis, riaprira'. Lo annuncia il ministro della Giustizia Angelino Alfano che ha dato mandato al Dipartimento di polizia Penitenziaria di avviare le procedure per la riapertura del carcere. "La scelta rientra nella strategia dei circuiti penitenziari differenziati e nella individuazione di strutture che abbiano una vocazione specifica nella custodia dei detenuti al 41bis. Il Governo - conclude la nota - andrà avanti nel contrasto alla mafia con il piano straordinario di lotta contro il crimine organizzato e non si farà intimidire da alcuna minaccia".
Anche Maroni è favorevole e rilancia: "Riapriamo anche il carcere dell'Asinara" - "Non solo riaprire il carcere di sicurezza di Pianosa, stiamo discutendo anche di riaprire il carcere dell'Asinara. L'Italia ha molte di queste strutture ed é un peccato lasciarle là: bisogna riaprirle e metterci dentro i mafiosi cattivi". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, oggi a Londra, per il G6 dei ministri dell'Interno. "Il termine stesso isolare - ha spiegato con una battuta il ministro - significa mettere qualcuno su un'isola. e l'Italia ha molte strutture di questo tipo. Se non deve essere l'Asinara studieremo altre soluzioni".
Contrario alla riapertura il ministro Matteoli - Il ministro delle infrastrutture Altero Matteoli è "nettamente contrario" alla riapertura del carcere di Pianosa, annunciata oggi dal ministro Alfano. "Mi batterò - dice - per evitare quello che mi sembra un marchiano errore".
Contrariato il presidente della Toscana Claudio Martini - "Non è accettabile venire a conoscenza delle idee del governo sul futuro del carcere di Pianosa dalle agenzie di stampa. Mi auguro che il ministro Alfano voglia rapidamente recuperare un corretto percorso istituzionale e di confronto con la Regione e con tutte le istituzioni del territorio interessate". Questo il primo commento del presidente della Toscana, Claudio Martini, all'annuncio della riapertura del supercarcere di Pianosa. "Si tratterebbe di un'operazione - prosegue Martini - che costringerebbe all'impiego di enormi risorse, vanificando, oltretutto, investimenti e scelte compiute in questi anni per valorizzare la vocazione dell'isola ad un turismo sostenibile e alla tutela della biodiversità. La lotta alla mafia - conclude il presidente - è una priorità assoluta per il nostro paese; prendere la strada di decisioni costose e antieconomiche rischia di non essere di aiuto". Anche l'assessore alle politiche sociali, Gianni Salvadori, critica soprattutto il metodo della decisione. "Sarebbe anzitutto opportuno - ha dichiarato - che su una scelta del genere il governo dialogasse maggiormente con le istituzioni locali. E questo anche alla luce del discorso complessivo che stiamo portando avanti con il Ministero della giustizia e che dovrebbe approdare alla firma di un patto per la riorganizzazione del sistema penitenziario toscano".
Pianosa venne chiuso perché troppo caro da mantenere - "Il carcere di Pianosa è stato chiuso solo dieci anni fa perché troppo caro da mantenere e per alcuni casi di maltrattamenti accaduti, all'interno dell'istituto sull'isola, per i quali la corte europea aveva condannato l'Italia". Lo ricorda Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, l'associazione che si batte per i diritti nelle carceri, che ribadisce la sua contrarietà alla riapertura di Pianosa. In un istituto di detenzione isolano, dice Gonnella, è più difficile, infatti, garantire il rispetto dei diritti dei detenuti. "Anche la situazione del personale penitenziario - aggiunge - é particolarmente gravosa, inumana quasi come quella dei detenuti". "Per riaprire l'istituto di pena, inoltre - ricorda Gonnella - serve una legge, un atto normativo uguale e contrario a quello che ne decise la chiusura nel '98''. "Per tenere in carcere i detenuti al 41 bis - dice infine - non serve creare delle cayenne. Si possono gestire i detenuti anche sulla terraferma purché ci sia un'organizzazione che non permetta legami con il territorio e sia a prova di legalità".
"Riaprire il supercarcere a Pianosa è una decisione senza senso. Criticabile da ogni punto di vista: sociale e ambientale". Lo ha dichiarato il presidente del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, Mario Tozzi, dopo avere appreso la decisione del governo. "E' una scelta criticabile sul piano sociale - spiega Tozzi - perché sull'isola sono stati avviati progetti con cooperative di detenuti in regime di articolo 21, trasformando dunque il carcere speciale in struttura di reinserimento, e criticabile anche sotto il profilo ambientale perché riaprire il supercarcere significa fare infrastrutture e lavori che rischiano di deturpare uno dei pochi paradisi rimasti in una delle zone più belle d'Italia. Forse non tutti sanno che Pianosa, con la sua capacità di assorbimento di anidride carbonica, è una sorta di laboratorio naturale che verrebbe disperso con la riapertura del penitenziario".
05 novembre 2009 tiscali notizie

2 commenti:

  1. il problema è che la 41bis la usano non per i mafiosi molto spesso ma solo per fare pulizia specifica nelle carceri e uccidere la dignità delle persone ancor prima del fisico..
    http://cappellaioetc.blogspot.com/2009/11/la-disumanita-della-41-bis.html

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  2. Bravo Maroni "bisogna riaprirle e metterci dentro tutti i mafiosi cattivi"...condordo, ma ad inagurare le comode "suitte" dovranno essere gli attuali politici italiani è un onore che il popolo vi concede in gloria!!!

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