"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

mercoledì 4 novembre 2009

Finanziaria

prevista anche l'introduzione della pagella via web

Finanziaria: arriva il giuramento di fedeltà per i dipendenti pubblici

Nel ddl collegato alla manovra. Se la norma sarà approvata diventerà un obbligo per i neoassunti

Il ministro dell'Economia Tremonti (Fotogramma)
Il ministro dell'Economia Tremonti (Fotogramma)

ROMA - Giuramento di fedeltà per i dipendenti pubblici, pagelle via web e ricette on line. Sono solo alcune delle novità previste nella bozza del disegno di legge taglia-burocrazia collegato alla Finanziaria.

GIURAMENTO - I dipendenti pubblici, al momento dell'assunzione, dovranno prestare un giuramento di fedeltà alla Repubblica. Il testo riporta anche la formula che dovrà essere pronunciata: «Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi, di adempiere ai doveri del mio uffici nell'interesse dell'amministrazione per il pubblico bene». Le nuove norme, che non potranno essere derogate da contratti o accordi collettivi, si applicano ai neo-assunti.

PAGELLE VIA WEB - Il ddl prevede anche l'introduzione della carta d'identità a partire dai 10 anni di età, cambi di residenza online e arrivo anche della pagella elettronica. Per quest'ultima la norma prevede che tutte le istituzioni scolastiche pubbliche e paritarie saranno connesse in rete entro il 2012 e potranno utilizzare «servizi tecnologici avanzati per la didattica e le relazione tra la scuola e la famiglia»: tra questi ci sarà «la possibilità di rendere disponibile alle famiglie la pagella in formato digitale».

RICETTE MEDICHE ON LINE - Anche la ricetta medica diventerà telematica, anche se il cittadino avrà il diritto ad ottenere il documento cartaceo. Il passaggio sarà progressivo è scatterà, per il 40% delle ricette, già dal gennaio 2010. Il passaggio dal documento cartaceo al documento elettronico si legge nella bozza del ddl «avviene in forma progressiva dal primo gennaio 2010 in ragione del 40% delle prescrizioni al 31 dicembre 2010, del 80% al 31 dicembre 2011 e del 100% al 31 dicembre 2012. A decorrere dal primo gennaio 2013 è fatto divieto di effettuare prescrizioni sanitarie farmaceutiche e specialistiche in forma non elettronica».
Dal 30 giugno 2010 inoltre i certificati medici dovranno essere trasferiti all'Inps in via telematica anche per le assenze dei dipendenti privati.


04 novembre 2009 Corriere della Sera

12 commenti:

  1. C'è una totale mancanza di contatto con la realtà. Questi signori vivono in un mondo tutto loro e quindi si occupano di cazzate, di roba inutile, nel migliore dei casi, e contribuiscono a creare disastri sociali nel peggiore. Non c'è più nulla da sperare in questa gente. Maggioranza e opposizione. Appartengono alla categoria dei parassiti che succhiano il nutrimento senza dare nulla in cambio.
    E noi italiani stiamo ancora qui a fare i pedanti e ragionare per cavilli per passare in rassegna tutte le sciocchezze che dicono costoro per dire "questo sì, questo no, questo forse..." è tutto sbagliato, tutto quanto, e questi personaggi sono tutti sbagliati, un errore, uno smacco clamoroso della nostra società.

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  2. Giuramento di fedeltà? Pagelle via web? ma cosa sono scolari o gente che deve essere giudicata in ogni momento forse? un pò di rispetto da Tremonti e Brunetta per gente che viene trattata come fannullona e basta.

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  3. Non vedo perché un dipendente pubblico debba giurare fedeltà alla Repubblica, quando invece loro, che la giurano ogni cinque anni, sono poi proni ai più biechi interessi anti-italiani (vedi alla voce "Vaticano").

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  4. Infatti non mi scandalizzerebbero i provvedimenti in sè, io ferroviere appena fui assunto ho giurato fedeltà e sinceramente non mi ha cambiato la vita.
    Il problema è che non sono questi i problemi dell'Italia e nemmeno degli italiani.
    Sono una massa di politici arroganti che non vedono ad un palmo dal loro naso .

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  5. Matteo,
    concordo con Te, non esistono più gli schieramenti politici ma una marmaglia che va all'unisono a curare i propri interessi.
    Milioni di euro sottratti a noi cittadini con vergognose manovre speculative da paura. la gente comincia a sentire la fame e questi fingono d'occuparsi del popolo.
    Mentre scrivo sento Travaglio ad Annozero, parla di cifre da capogiro sottratte dai "governatori" campani di destra e sinistra.

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  6. Sciuscia,
    qualcosa alla gente devono pur concederla, il giuramento alla Costituzione è un privilegio per pochi... ora lo elargiscono , visto che loro stessi non sanno più che farsene.

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  7. Queste sono solo cazzate, palcottiglia, scempiaggini, stronzate. Ossi gettati ai cani per dar di che parlare, alla gente e ai mass media. Per distogliere l'attenzione da questa mostruosità che è diventata la nazione Italia.
    Questa gentuncola andrebbe letteralmente cacciata via a calci in culo.
    Sono arrabbiata.
    Non vedo futuro.
    Nè riscatto per questa Italia.
    Qulae giuramento? A chi? Perchè?
    Io lavoro in una ditta di pulizie, appaltata in uno dei tanti ministeri qui a Roma, ebbene, mi è capitato un paio di volte di essere stata costretta a NASCONDERMI, al passaggio del ministro e della sua cricca. Il corteo imperiale sarebbe stato disturbato dalla vista di una divisa da lavoro e di un carrelo con scope e detersivi.
    E così, un solerte commesso (questi sono costretti ad un ruolo, già asserviti, cos'altro devono giurare?) mi ha bloccato il passaggio e fatta entrare in uno stanzino. Ne sono uscita solo quando il corteo regale è andato oltre.
    Ma la mia umiliazione, credetemi, è stata davvero forte. E la mia rabbia.
    La mia rabbia. La mia rabbia. La mia rabbia.
    Vorrei andarmene via da questo cesso di paese......
    Marilena

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  8. Un paese che non ha più alcuna dignità, é così che tratta la gente che lavora.
    Bisogna essere invisibili.
    Pulire la loro merda.
    Tacere sui loro sprechi.
    Sullo shifo che vedo consumarsi ogni giorno.
    E rendermi, poi, invisibile, al loro passaggio.
    Questi farabutti ancora non hanno capito che sono MIEI DIPENDENTI, e dipendenti di ogni cittadino italiano.
    Siamo noi lo Stato.
    Siamo noi che li paghiamo.
    E' a noi che devono rendere conto.
    NOI, SIAMO I LORO DATORI DI LAVORO.
    Marilena

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  9. Voglio ulteriormente precisare che, l'umiliazione riguardo a quell'episodio da me raccontato, è scaturita dal modo in cui è avvenuto. Mi sono vista letteralmente spintonare dentro lo sgabuzzino, quasi fossi io stessa un carrello porta attrezzi, rendendomi appena conto di cosa stava avvenendo. Eh si che mi sarei comunque fermata. Non avrei di certo tagliato il passaggio al ministro e alla sua corte. Ma quel gesto li......quel gesto lì di essere trattata come un attrezzo di lavoro (di cui si deve comunque sempre aver rispetto) e gettata nel ripostiglio delle scope per non disturbare il passaggio dell'eminenza bè, la dice lunga sul vassallaggio culturale nei riguardi delle gerarchie.
    Marilena

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  10. Marilena,
    sono indignata quanto Te, quello che racconti è osceno, meriterebbe d'essere pubblicato a caratteri cubitali sui giornali.
    Scrivi un post sull'accaduto lo faremo girare su tutti i blog, sono seria!!
    Fallo, Ti prego.

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  11. Francy, questa è ordinaria amministrazione.
    La mia è solo una denuncia, su una esperienza personale, per dire come sono tratate certe categorie di lavoratori.
    Forse non c'entrava neppure troppo con il post in questione, ma la mia rabbia (sono giorni che non guardo la tv) è scaturita proprio dalla sua lettura.
    Vedi, chi ci governa può permettersi queste ed altre scempiaggini, perchè in fondo siamo noi che glielo permettiamo.
    La classe dirigente, credimi, rispecchia appieno la maggioranza del popolo.
    Volevo ribadire che, non serve giurare, l'asservimento è già avvenuto.
    Esistono categorie di persone, non straparlo ti assicuro, tra i lavoratori stessi, a cui tutto è dovuto. Sono sopratutto le categorie più protette che, reclamano a piena voce aumenti e diritti e poi, trattano altri lavoratori (che non ne hanno e stentano ad averne) come sottoposti.
    E' la gerarchia statale, riprodotta su piccola scala.
    Sai quante impiegate non prendono lo stesso ascensore con me?
    C'è il carrello. Potrebbero sporcarsi.
    E magari c'è odore.
    L'odore del lavoro, penso io. Di quello che ti spacca la schiena e ti fa sudare.
    Sai quante altre (mi riferisco soprattutto alle donne, ma gli uomini non sono da meno, ma le donne è peggio), trattano come se tu fossi la loro colf? Pretendono. Esigono. Ti danno del tu (io lo odio il tu, il tu è ariservato agli amici, in altri ambiti, ti assicuro, è inopportuno), ti trattano come se tu fossi una loro diretta dipendente
    Lavoratrici. Anche loro.
    Non tutti, è chiaro.
    Ma tanti, troppi si comportano così.
    Là dentro, la classe lavorativa, si comporta esattamente come i degni rappresentanti che ci governano.
    Per questo i nostri politicanti possono uscirsene con mostruosità del genere.
    Un nuovo fascismo.
    Una nuova monarchia.
    Non certo una repubblica costruita sul lavoro.
    Bisognerebbe uscire davero fuori e parlare delle discriminazioni evidentissime.
    Delle nuove caste.
    Eh si, la miseria culturale e lavorativa, a questo a portato.
    I lavoratori garantiti.
    E quelli che non hanno nulla.
    La visibilità, urlata e supportata dai sindacati (sic) che si battono per le categorie protette, ( sicuri bacini di voto e di tesseramento) ed una grande, grandissima massa di lavoratori ignorati che non hanno davvero nulla.
    Bisognerebbe Francy, cambiare il cuore e la mente della gente.
    Rispolverare la parola solidarietà
    E smetterla con l'arroganza.
    Tanto dall'alto.
    Quanto dal basso.
    Marilena
    P.S. - Denunciamo tutto il sistema ma, non in modo astratto: IL SISTEMA SIAMO NOI.
    Se non siamo noi a cambiare, niente cambierà.

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  12. Già, il sistema siamo Noi che passivamente accettiamo discriminazini. Sai Marilena, quando mi capita di "tirare fuoi le unghie", spinta dal mio grande orgoglio e dignità, spesso colgo sguardi attoniti, tanto da sentirmi un'extra-terrestre. Eppure i concetti che esprimo sono così chiari ed ovvi, i concetti che esprimo sono scritti nero su bianco nella Nostra Costituzione ed in tutte le Costituzioni democratiche.
    E' questo l'errore degli italiani , non leggere o non aver mai letto la Costituzione, specialmente quegli articoli che riguardano i diritti ed i doveri d'ogni cittadino.La maggior parte degli italiani si perde a leggere la Bibbia per immedesimarsi in Dio, neanche per migliorare il loro povero spirito.
    Per difendere i propri diritti bisogna conoscere quegli articoli e non accettare mai che ci vengano spiegati dai politici perchè così facendo diamo loro la libertà di modificarli in sordina senza avvedercene.

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