21 Novembre 2009
''Chi di noi può giudicare la vita privata degli uomini''
Tarak Ben Ammar:
''Dall'estero attacchi a Berlusconi perché odiano l'Italia''
Roma - (Adnkronos) - Il finanziere franco-tunisino sulle polemiche relative alle vicende personali del premier: ''E' un attacco all'Italia, oggi si tratta di Berlusconi, prima si diceva che Andreotti era mafioso e poi attaccarono Craxi. Non vogliono che l'Italia sia un grande Paese ma vogliono che sia un Paese del Terzo mondo''. E aggiuge: ''Non dovete prendere lezioni di grandezza da altri, siete più grandi di loro''.
Milano, 21 lug. (Adnkronos) - ''E' un attacco all'Italia, oggi si tratta di Berlusconi, prima si diceva che Andreotti era mafioso e poi attaccarono Craxi. Non avete capito che non vogliono che l'Italia sia un grande Paese ma vogliono che sia un Paese del Terzo mondo. Non leggete i giornali francesi e inglesi che hanno un odio profondo verso l'Italia''. Così Tarak Ben Ammar, finanziere franco-tunisino, presente nei consigli di amministrazione di Telecom Italia e di Mediobanca, commenta le polemiche relative alle vicende personali del premier Silvio Berlusconi.
Per Ben Ammar ''se solo ci fosse un po' di patriottismo sarebbe meglio, vorrei vedere cosa succederebbe se la stampa francese parlasse del suo presidente come fa certa stampa italiana. Credo che non abbiate bisogno di lezioni dagli stranieri per dirvi come vi dovete comportare''. ''Chi di noi può giudicare la vita privata degli uomini. Se si comincia con questo - prosegue Ben Ammar - allora entriamo nelle case di tutti e non credo che tutti siano santi. Mischiare privato con la politica vuole dire non avere argomenti politici. Non ho lezioni da dare a La Repubblica, ma non so se fa bene all'Italia che è un grande Paese civile e per questo io sono qui in Mediobanca e in Telecom''.
Ben Ammar ha ricordato poi che ''Murdock è stato autorizzato a venire in Italia, Sawiris ha comperato Wind. L'Italia è il Paese più aperto, meno razzista e più generoso in Europa. Non dovete prendere lezioni di grandezza da altri, siete più grandi di loro, potete dare voi lezioni a francesi, inglese e tedeschi. Pensate che i francesi avrebbero mai lasciato il controllo della Mediobanca o della Pay-Tv francese ad un gruppo straniero?''. ''La vostra generosità deve indurvi a non ascoltare gli altri, voi avete il diritto di giudicare i vostri politici ma non state a sentire gli stranieri'', ha concluso Tarak Ben Ammar che ha spiegato infine che: ''I giornali si devono vendere e si vendono con le notizie un po' scabrose. E' poi sicuro che queste registrazioni siano vere?''.
Infine, ha nuovamente smentito un suo interessamento per la rete televisiva La7: ''Su La7 ho già fatto tutte le smentite necessarie''.
Fonte IGN http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/?id=3.0.3568936200
Pontiere politico, dunque, ma anche ministro degli esteri ombra questo imprenditore italo francese che il Cavaliere conobbe nell’83 a casa Craxi sulle coste tunisine; c’era anche Confalonieri e Tarak portò a cena un sacco di belle figliole diventando eroe della serata.
Oggi, quest’uomo gestisce un patrimonio economico enorme, è proprietario del più grande network televisivo per i paesi islamici (Nessma tv) e siede nel consiglio d’amministrazione di Telecom. Ma anche in quello di Mediobanca. E da quella sedia tiene sotto controllo parecchie cose, principalmente il mondo dell’editoria italiano. Ben Ammar, insomma, incarna uno dei poteri forti di questo paese.
Nessuno sa niente di queste cose i leghisti poi lasciamo perdere ciao ragazzi
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