"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

venerdì 27 novembre 2009

Intelligenza

Quest’anno Cassinetta di Lugagnano vivrà un Natale sobrio e solidale.

Operai licenziati, i terremotati d’Abruzzo ancora nelle tende, il bilancio comunale in sofferenza, anche a causa della politica di salvaguardia del territorio.

Nell’ultima Giunta Comunale, quella in cui si sono definite le ultime variazioni di bilancio, ci siamo soffermati su una voce di spesa che davvero appariva stridente, stonata, fuori luogo: le luminarie natalizie.

Ci siamo guardati in faccia. Ed un unico ed unanime pensiero ha attraversato le nostre teste: questo Natale a Cassinetta di Lugagnano le luci non si accenderanno.

Abbiamo immaginato un nostro cittadino in cassa integrazione con il morale sotto i tacchi, al quale non abbiamo potuto dare nulla di più che la solidarietà umana e personale. L’abbiamo immaginato a spasso per la via principale del paese alle quattro del pomeriggio di giovedì 24 dicembre. A spasso non perchè la ditta ha concesso mezza giornata di ferie per la vigilia di natale. A spasso perchè non sopporta più le mura di casa e si sente vuoto e inutile. L’abbiamo immaginato camminare sconsolato e, ad un certo punto, alzare gli occhi davanti al municipio e guardare una bella scritta luminosa: “Buon Natale”.

Abbiamo immaginato i terremotati di L’Aquila. La disperazione e la rassegnazione che li accompagna da mesi. Abbiamo riletto la nota con cui chiedevamo al Presidente del Consiglio di rivedere gli investimenti programmati e da realizzare nel nostro paese, mettendoli nel giusto ordine di priorità e dando la precedenza alla ricostruzione dell’Abruzzo. Abbiamo pensato ai bambini di una casa di accolgienza ancora senza un tetto. E non abbiamo avuto nessuna esitazione. Niente luminarie.

Ai cittadini di Cassinetta di Lugagnano, in alternativa, proponiamo un gesto più sobrio e coinvolgente per illuminare la notte di Natale. Mille candele. Mille piccole luci. Mille pensieri di solidarietà per chi attende e cerca una speranza. Mille gesti di solidarietà per chi ha bisogno di una mano amica.

3 commenti:

  1. Che bell'esempio, se solo i sindaci di tutti i comuni d'Italia lo imitassero, come vorrei essere una cittadina di Cassinetta di Lugagnano,
    c'è da essere orgogliosi d'avere un simile Sindaco. I cittadini siamo tutti disposti a pagare un aumento delle tasse con risultati del genere.
    Che gigantesca farsa il Natale, in TV parlano degli acquisti natalizi senza pudore, e poi inquadrano gente che per le vie dei centri commerciali camminano senza meta, senza buste della spesa in mano, solo qualcuno sporadicamente ne ha una e neanche tanto piena.
    Pensano che siamo idioti, anzi forse sanno che siamo idioti.
    Miserere!

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  2. Un sindaco ammirevole.
    Magari non si risolvono i problemi solo con questi gesti, ma in questo caso conta la vicinanza, la vicinanza delle istituzioni.
    In questo modo il cittadino sa che appena potrà quel sindaco si muoverà per loro.
    Una piccola riflessione: questo sindaco è una persona normale, è la normalità che non è più di casa, ecco perchè stupisce.
    Lorenzo

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