"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

domenica 22 novembre 2009

Quando la chiesa fa politica



ASSISI - "La politica depoga le armi": l'appello, rivolto dalla Cei a maggioranza e opposizione nelle settimane scorse, viene rilanciato oggi dal seretario di Stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone. "Lo sottoscrivo pienamente - ha detto da Assisi, rispondendo a una domanda dei giornalisti - e mi sembra che qualche segnale ci sia".

Ma Bertone - giunto nella cittadina umbra in occasione del decennale della riapertura della Basilica, dopo il terremoto del 1997 - ha parlato anche d'altro: dal nuovo caso Fini all'Abruzzo.

L'appello alla politica. "Bisognerebbe - ha spiegato il segretario di Stato con una battuta - che riprendessimo le teoria dell'insiemistica che ci insegnavano a scuola". Poi, parlando seriamente, ha osservato che "la ricostruzione di un tessuto della convivenza pacifica" è "un problema che riguarda tutti, anche i media". "Perché uniti - ha aggiunto - possiamo affrontare i gravi problemi socio-politici sul tappeto". Primo fra tutti, la crisi, la povertà, che richiedono da tutti "un impeto di solidarietà, di intelligenza creativa".

Il caso Fini. "Io le parolacce non le dico": così Bertone si è smarcato dalle domande dei giornalisti che gli chiedevano un commento sulle scintille scoppiate tra il presidente della Camera, Gianfranco Fini, e la Lega, sul tema dell'immigrazione.

L'Abruzzo. Le parole del rappresentante del Vaticano, sotto forma di esortazione, sono suonate come una critica: "In Abruzzo ci sono state tante promesse, in occasione del G8 e anche di tanti incontri che abbiamo avuto in Vaticano. Bisogna che le promesse diventino realtà e non solo parole".
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Ho messo in rosso le parole che io ritengo chiave quando si dice che la chiesa fa politica.
E' un esempio lampante di ingerenza nella politica italiana, specialmente quel "... possiamo....
significa NOI E VOI.

Ma nessun intellettuale o libero giornalista ( pochi) se ne accorge???


Lorenzo

5 commenti:

  1. Lorenzo se ne accorgono, figurati ma non c'è miglior sordo di chi non vuole sentire
    La chiesa ha sempre fatto politica e la farà sempre.

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  2. Si ma ora in modo molto sfacciato. Si sente la custode degli italiani.
    Non per nulla ho messo la foto con Bertone al cellulare...come Berlusconi in Germania....
    Lorenzo

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  3. Sembrano quasi messaggi in codice quelli del cardinale Bertone.

    Hai ragione Lorenzo questa è una vera e propria ingerenza e neanche tanto occulta.
    Ma ormai in Italia nessuno più si scandalizza... i gornalisti e gli intellettuali si sono adeguati.
    Che amarezza ...
    Se avesse inciso di più sui temi della povertà e dell'immigrazione e come essi vengono trattati da questo governo razzista e rinchiuso su se stesso e i problemi del capo della gang ... avrebbe fatto più bella figura ...
    Ma soprattutto quel _Perché uniti -possiamo affrontare i gravi problemi socio-politici sul tappeto_ lascia davvero cadere le braccia.
    Un saluto!

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  4. A mio avviso ci sono due correnti nella lobby politico-economico-clerico-massonica: una secondo cui bisogna procedere con le "riforme" (leggi interessi privati e lobbistici) anche senza l'appoggio dell'opposizione, l'altra secondo cui bisogna cercare un compromesso (inciucio) con l'opposizione pur di salvaguardare determinati interessi. Vedremo quale prevarrà.

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  5. Matteo, la seconda che hai detto!!

    Bertone invita a discutere sul tappeto.. perchè è là che siamo finiti!
    Tarciso Bertone e Paul Marcinkus ci arrivano dal 1993 come indagati dal pool "mani pulite", salvati dall'allora Papa "santo-subito" che spostò i suoi due "arcangeli" di sede ma ce li lasciò in eredità, affinchè la Chiesa potesse riciclarli in un secondo tempo. Tempo arrivato con Ratzinger grande amico del "santo-subito", se pur hanno qualche "debolezza carnale", ma.. Dio è grande e i poteri occulti politico-vaticano sono infiniti.

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