"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

giovedì 24 dicembre 2009

Pace Sociale


«garantiremo la pace sociale. CRISTO dimenticato con la violenza verbale»

Berlusconi, lettera di auguri al Papa:
«Valori cristiani nell'azione di governo»

Il premier scrive al Pontefice e lo ringrazia per la «vicinanza» mostrata dopo l'aggressione a Milano


MILANO - Silvio Berlusconi scrive a Benedetto XVI per gli auguri di Natale. Nella lettera inviata al Pontefice attraverso il cardinale Tarcisio Bertone, all'indomani del perdono concesso a Massimo Tartaglia, il premier ringrazia Ratzinger per la «vicinanza» mostrata proprio dopo l'aggressione subita a Milano. «Le Sue parole mi sono state di grande conforto» scrive il presidente del Consiglio. «Posso confermare - è il passaggio più strettamente politico della missiva - che i valori cristiani testimoniati dal Pontefice sono sempre presenti nell'azione del Governo da me
presieduto, che adotterà tutte le misure necessarie per garantire la serenità e la pace sociale».

«CRISTO DIMENTICATO» - Nella lettera il premier sembra a un certo punto puntare l'indice contro di chi fomenta quel clima d'odio che, a giudizio del Cavaliere, ha influenzato la mente «labile» di Tartaglia: «Il Natale - scrive Berlusconi - è un momento importante di riflessione per tutti gli uomini di buona volontà. Il messaggio di pace e di fraternità di Cristo, che dovrebbe regnare tra gli uomini, purtroppo viene dimenticato quando alla forza delle idee si risponde con la violenza verbale o financo fisica».

RIPOSO FORZATO AD ARCORE - Costretto al riposo forzato, il premier ha passato gran parte della giornata al telefono, sia per rispondere alle tante telefonate di auguri che per tenersi aggiornato sull'attività di governo. La sua agenda non cambia: giovedì sera resterà ad Arcore da dove, intorno alle 19, chiamerà la caserma della Guardia di Finanza dell'Aquila, per fare gli auguri a sfollati, militari, funzionari e volontari, riuniti nella caserma di Coppito. Nella ex sede del G8, la Protezione Civile ha organizzato una cena dove sono attese circa 700 persone. Il Cavaliere avrebbe voluto esserci, ma le condizioni di salute, unitamente al maltempo, glielo hanno impedito. Anche per il giorno di Natale non sono previsti spostamenti: resterà a Villa San Martino dove però lo raggiungeranno i suoi cinque i figli.


23 dicembre 2009

2 commenti:

  1. spero che il papa c'abbia tempo per riflettere in questa parentesi natalizia sulla sua idea (malsana) di beatificare un papa che ha taciuto sulla deportazione degli ebrei nei campi di concentramento. lo spero.
    Buon Natale a tutti!

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  2. Ammette quindi che all'Aquila ci sono ancora gli sfollati.
    Il male italiano non sono i politici ma da sempre il papato, quando l'Italia si libererà di questa congrega di maschilisti faccendieri forse riuscirà ad adeguarsi alla democrazia di Nazioni più rispettabili!
    Buon Natale a tutti, e che una folata di vento intelligente possa spazzare via 2000 anni di ottusa malvagità nel nome di Dio.

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