"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

mercoledì 27 gennaio 2010

Aaaa... ridaglie!!

Il Banana ha trovato finalmente il suo erede naturale, un uomo che come lui, appena varca i confini patrii, riesce a scatenare guerre diplomatiche di dimensioni planetarie.
Quest’uomo è Guido Bertolaso, medico specializzato in malattie tropicali dell’infanzia, da anni scambiato in Italia da destra e da sinistra per un grande esperto in fatto di Protezione civile.
In realtà l’unica esperienza che il popolare Disguido ha maturato sul campo è quella in catastrofi: quelle che provoca lui a ogni suo passaggio.
L’altro giorno il Banana l’ha paracadutato ad Haiti “per coordinare gli aiuti” e fargliela vedere agli americani. Quello, atterrato a Port-au-Prince, ha subito scoperto che non gli lasciavano coordinare un bel nulla, anzi non sapevano proprio chi fosse (“Bertochi?”, era il commento più benevolo sul nostro).
Allora, fasciato dalla consueta casacca azzurra della Nazionale, s’è fatto fotografare e filmare mentre baciava bambini e rincuorava vedove, come se fosse in passerella a L’Aquila.
Poi, ai microfoni di Lucia Annunziata, in piena sindrome da mosca cocchiera, ha pensato bene di dichiarare guerra agli Stati Uniti, notoriamente incapaci a gestire le emergenze (“patetici”, li ha definiti), e anche personalmente a quello sprovveduto di Bill Clinton, che “invece di scaricare casse di acqua dovrebbe coordinare gli aiuti”. Lui sì, era il sottinteso, che saprebbe come fare a sistemare Haiti (150 mila morti, 200 mila feriti e 3 milioni di senzatetto), avendo sistemato da par suo i terremotati de L’Aquila (dove le “case per tutti entro Natale” non sono mai arrivate e la ricostruzione è affidata a note ditte mafiose). Mancava solo un sapido accenno a quel selvaggio di Obama appena sceso dalla pianta.
La performance bertolasa s’inserisce nella nobile tradizione del cumenda in vacanza all’estero, già immortalato da pellicole neorealiste quali “Natale a Miami”, in cui si vede il nostro connazionale che pontifica sulla spiaggia e si fa subito riconoscere per il tono vocale a diecimila decibel, per la suoneria del cellulare firmata da Toto Cutugno e per il costume anatomico col pacco imbottito di cotonina.
A quel punto l’ambasciatore italiano a Washington ha fatto presente al governo che era meglio scaricare il malcapitato, onde evitare che il previsto incontro tra Frattini e Hillary Clinton si trasformasse in un bagno di sangue e che battaglioni di marines muovessero contro qualunque cosa odorasse d’Italia.
Frattini, eccezionalmente libero da impegni vacanzieri in giro per il mondo, ha portato il ditino alla boccuccia e ha pigolato qualche imbarazzata presa di distanza. Ma, come spesso avviene quando parla Frattini, non se n’è accorto nessuno. Così Hillary ha paragonato pubblicamente le parole di Disguido ai commenti da bar sport del dopo-partita, apparentando il governo Berlusconi al “Processo di Biscardi”.
A quel punto Disguido ha rimediato da par suo, dichiarando guerra all’Onu (che fra l’altro nella tragedia haitiana conta 82 caduti e 53 dispersi; si spera che Frattini lo scarichi di nuovo, prima che i Caschi blu sbarchino a Civitavecchia).
Immaginarsi lo stupore dei tanti bravi italiani che avevano preso sul serio Bertolaso, complice la stampa turiferaria, nel vedere che, appena varca la cinta daziaria, il nostro luminare viene sbeffeggiato dal primo che passa. Appena un gigante italico viene misurato secondo gli standard stranieri, diventa un nano.
Basti pensare al consenso di cui gode il Banana in patria rispetto alla fama che lo precede oltre la frontiera di Chiasso.
O alla fine miseranda di D’Alema, candidato a ministro degli Esteri europeo e trombato all’unanimità al grido di “D’Alema chi?”.
Solo in Italia continua a passare per un genio: ieri infatti, reduce dai trionfi pugliesi, è stato eletto presidente del Copasir con i voti del centrodestra. Che ormai lo considera uno di famiglia.


Tutto ciò deriva dal chiasso cui sono abituati fare in Italia che all'estero fa fare loro delle pessime figuracce, visto che non riescono a tenere più sotto controllo l'indole acquisita degli urlatori che sparano a zero.
Possibile che neanche gli incidenti diplomatici che questi riescono a creare non smuovono gli italiani??? (Francesca)

3 commenti:

  1. Francy niente smuove gli Italiani ormai sono vaccinati hanno generato degli anticorpi per tutto.
    Sembra inpossibile ma è così sono curiosa di vedere i risultati delle Regionali

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  2. Ma non eravamo una volta un popolo di eroi, naviganti, poeti e di altro ancora?
    Come ci siamo ridotti?
    Riceviamo legnate e sberleffi da tutti.
    Quello che mi secca e che pur non essendo come certi pagliacci che affermano di raooresentarci - a me no per favore - anche io debba essere coonsiderato della stessa risma.
    Io mi dissocio con tutte le mie forze.

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  3. Vanda,
    la situazione è maledettamente critica, la disoccupazione cresce a dismisura, la gente davvero è disperata. Le regionali dici? Ormai siamo con le spalle al muro fra brogli elettorali e controllo dei voti non ce li toglieremo più di torno, sono pessimista a riguardo.

    Aldo,
    tutte le persone oneste come Noi si dissociano, ma ahimè il loro baccano è tanto e tale che all'estero siamo ormai tutti bollati come "idioti congeniti"!! :(
    Bertolaso ha trovato "scandaloso" che un ex-presidente USA distribuiva acqua alla gente, non è abituato a queste scene, un ex-presidente italiano non solo non va ad Haiti ma se pur lo facesse resterebbe elegantemente vestito e non toccherebbe neanche un sassolino, leggerebbe però un bel discorso strappalacrime davanti alle telecamere.. Lui, Presidente della Protezione Civile Italiana non ha il compito di distribuire acqua ma di ordinare che venga distribuita, da qui l'arroganza di criticare l'operato di Bill Clinton.. questa è l'italica cultura che ci frega tutti!!!

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