"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

domenica 17 gennaio 2010

Bellissima notizia

processo spartacus

La Cassazione conferma
le condanne al clan dei Casalesi

Restano i 16 ergastoli ai boss, tra i quali Francesco Bidognetti e Francesco Schiavone

Francesco Schiavone dopo l'arresto (Ansa)
Francesco Schiavone dopo l'arresto (Ansa)

ROMA - La prima sezione penale della Cassazione ha confermato tutte le condanne inflitte dalla Corte d'Assise d'appello di Napoli nel 2008 nei confronti dei vertici del clan dei Casalesi nel processo Spartacus. Confermate quindi per i 24 imputati i 16 ergastoli e le 8 condanne a pene inferiori dai 2 ai 30 anni. Nel dicembre scorso il pg aveva chiesto la conferma della sentenza emessa nel giugno 2008 dalla I sezione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli. In primo grado, i giudici della Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere, avevano comminato a 16 imputati altrettanti ergastoli.

I REATI - I reati vanno a vario titolo dall’associazione a delinquere di stampo mafioso all’omicidio, all’estorsione. In particolare, l’ergastolo è stato confermato dai Supremi giudici nei confronti dei boss Francesco Bidognetti, detto «Cicciotto e Mezzanotte», Francesco Schiavone, 54 anni, detto Sandokan, il cugino omonimo, di 55 anni detto «Cicciariello», Walter Schiavone, Antonio Iovine, Giuseppe Caterino e Vincenzo Zagaria. Oltre che per Cipriano D’Alessandro, Raffaele Diana, Enrico Martinelli, Alfredo Zara, Mario Caterino, Giuseppe Diana, Sebastiano Panaro, Luigi Venosa e Michele Zagaria.


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IL PROCESSO - Lo Spartacus è considerato uno dei più importanti processi contro la malavita organizzata: oltre mille gli indagati, è durato quasi 12 anni. E' iniziato nel luglio 1998. Dai faldoni del procedimento contro il clan camorristico di Casal di Principe sono nate numerose altre inchieste che hanno fatto luce sugli affari della Camorra, su omicidi, estorsioni, traffico di droga e appalti. Le carte del processo sono state state tra l'altro la fonte principale per il libro best seller «Gomorra» di Saviano.

Redazione online
Corriere della Sera

2 commenti:

  1. speriamo che la giustizia faccia il suo corso..

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  2. Bellissima notizia!
    Ora spero che "butteranno la chiave"!
    Ma bisogna continuare , non basta per eliminare la cancrena... ci vuole altro.
    Bisogna che si faccia pulizia nelle istituzioni.
    Questa è una vittoria della giustizia...
    Di quella magistratura che quando tocca i poteri "istituzionalizzati" viene definita "rossa".
    W LA GIUSTIZIA E LA LEGALITA'

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