"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

venerdì 1 gennaio 2010

LA LEGA: «Saremo duri con i sabotatori»

«Nel 2010 riforme e meno chiacchiere»

Bossi: «No a quelli che parlano soltanto». Calderoli: «L'appello di Napolitano richiede risposte sincere»

Calderoli e Bossi (Cavicchi)
Calderoli e Bossi (Cavicchi)

MILANO - «Cosa ci aspettiamo dal 2010? Le riforme. Ma non vogliamo sentir parlare di chiacchiere, siamo geneticamente contrari alla melassa buonista e a quelli che parlano, parlano e poi non fanno un bel nulla»: Umberto Bossi, interpellato dall'Ansa, traccia così il programma della Lega per il nuovo anno: «Noi siamo disposti a parlare con chiunque, a trovare accordi, ma ad una condizione: che le cose si facciano! Non vogliamo chi perde tempo o lo fa perdere apposta». «La Lega - aggiunge - prosegue per la propria strada. Ed è una strada ben chiara. E ribadisco, per chi ancora non lo avesse capito, che siamo contrari alla melassa buonista, al chicchiericcio di quelli che parlano, parlano e non fanno mai nulla. Adesso servono le riforme. Questo è il nostro programma per il 2010»

CALDEROLI - Anche Roberto Calderoli batte sullo stesso tasto. «Chi ha qualcosa da dire contro le riforme parli adesso o mai più, perché l'appello di Napolitano richiede risposte sincere. Il presidente ha chiesto serenità alle forze politiche e forse avrebbe dovuto aggiungere anche sincerità». «Il Presidente - spiega Calderoli, che ha seguito l'intervento di Napolitano in Tv, accanto a Bossi, durante una breve vacanza a Ponte di Legno - ha fatto un discorso importante, anche se di circostanza, e a questo punto, dopo le sue parole, le forze politiche devono mettere in campo la coerenza. Chi si oppone alle riforme lo faccia alla luce del sole. Perché se la Lega vedrà qualcuno che bara, che finge di starci per poi mettere i bastoni tra le ruote, non farà sconti e di fronte al sabotaggio chiamerà in piazza i cittadini che sono stanchi di chiacchiere. E per quelli che hanno a cuore l'unità del Paese, tanto invocata dal Presidente, ricordo che senza riforme la prima a saltare è proprio l'unità del Paese, non perché qualcuno accende fuochi ma per implosione del sistema». «Il mio non è un appello di maniera - aggiunge il coordinatore delle segreterie del Carroccio - La Lega ha già portato a casa la riforma cui teneva, ed è il federalismo fiscale, quindi potremmo anche ritenerci soddisfatti. Ma poiché per il Paese le riforme sono fondamentali e non rinviabili, adesso la questione è di vita o di morte: se qualcuno ha delle riserve lo dica subito, davanti a tutti. Altrimenti non abbiamo nessuna reticenza a dire che ai sabotatori porteremo attacchi pesantissimi, esattamente come quei popolani che di fronte all'oppressione subdola e mascherata in varie epoche della storia hanno messo mano al forcone e al letame».


01 gennaio 2010 Corriere della Sera


E" iniziato L'anno nuovo ma le parole sono le stesse

5 commenti:

  1. Riforme.. non sento dire altro da quando vivo in Italia, tant'è che nemmeno il più preparato degli avvocati sa di preciso il numero delle leggi vigenti nel Nostro Paese. Ogni Governo ha "riformato" gli italiani di leggi su leggi fino a rimbecillirli. Si dice che "la legge non ammette ignoranza" e quando ci si trova in guai giudiziari dire al Giudice "non lo sapevo" a poco vale, ma il cittadino non sa che nemmeno il Giudice spesso sa! Ci manca poco che nei Tribunali italiani ci si senta rispondere "studia imbecille e poi ritorna, sarai più fortunato".
    Rieccoli nel 2010, dopo i vari Auguri per un Nuovo Anno migliore, a ripeterci che abbiamo ancora bisogno di riforme.. A quando una bella riforma che parta dai cittadini scritta su una lettera con ricevuta di ritorno e con tanto di licenziamento ai vari politici di destra e manca senza possibilità di rivederli ai vertici del potere?????
    Ecco un esempio di quanto gli italiani siamo "riformati" :

    1. Gran Bretagna: 3.000 leggi
    2. Germania: 5.500 leggi
    3. Francia: 7.000 leggi
    4. Italia: 150 / 200.000 leggi
    (qualcuno sostiene che siao addirittura 500.000).

    Ho citato volutamente le Nazioni con densità di popolazione più o meno come l'Italia, la Germania è la più popolata fra le quattro (82.000.000 abitanti), eppure se la cava benissimo con sole 5.500 leggi.
    C'è da chiedersi siamo più in gamba degli altri o più furbi?
    La seconda che ho detto, perchè la stragrande ed inutile quantità delle leggi italiane sono APOLITICHE e ANTICOSTITUZIONALI, cioè ad uso e consumo dei vari politici che le hanno emanate e non certo per il bene della società, anzi negli anni hanno danneggiato e danneggiano l'intera popolazione.
    L'attuale Governo di "riforme" alias leggi ne ha varate già 90.000.

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  2. Cara Francy...mi piace la tua proposta!!!!!!!!!!!!!!!facciamolo...

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  3. Concordo Francy e grazie di queste notizie che hai messo.
    Mi sono sempre chiesta perchè da noi continuamo a volere le riforme, le facciamo parziali per poi rivolere le riforme.
    La mia risposta è semplice e basta analizzare il termine che, io penso inconsciamente, usiamo: riforme e non cambiamenti. Riformare affinchè nulla cambi. Peggio a volte riformare per adattare. Adattare ad una parte politica, un gruppo di potere, interessi personali.
    This's Italy my friends!

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  4. Upupa,
    mi fa piacere che Tu sia d'accordo, sarebbe un'iniziativa civile e decisa inviata singolarmente da ogni cittadino stanco di questo strapotere dei soliti noti.

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  5. Esatto Doriana,
    necessitiamo di un cambiamento che annulli la miriade di leggi veramente inutili e che a nulla servono se non a rendere la Giustizia lenta e incapace di condannare o assolvere in via definitiva.
    Questo stato di cose fa comodo ai potenti e non certo alla popolazione, ripartire dalla Costituzione com'era all'origine e basarsi solo su quelle leggi.

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