"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

domenica 10 gennaio 2010

La Ruota Gira

a rischio un centinaio di posti di lavoro

Mediaset: sciopero degli addetti al trucco, presidio a Cologno Monzese e a Roma

I lavoratori protestano contro la decisione di cedere il ramo d'azienda a partire dal primo febbraio




MILANO - Con un presidio di oltre cento lavoratori si è svolto a Cologno Monzese e davanti alla sede romana uno sciopero dei lavoratori di Videotime, l'azienda attiva nelle produzioni televisive del gruppo Mediaset. Alcuni programmi tv potrebbero essere a rischio. È quanto rende noto Paolo Casamassima, delegato dello Slai Cobas, il sindacato di base che ha condiviso la protesta con le altre organizzazioni, Sistel-Cisl, Uilcom-Uil e Flc-Cgil.

PRESUNTE IRREGOLARITA' - Il sindacalista ha denunciato il fatto che «è stato impedito ai delegati che ne avevano fatto richiesta di entrare in azienda per verificare l'andamento dello sciopero». Secondo Casamassima infatti «sono stati visti entrare lavoratori di altre aziende che noi riteniamo siano stati utilizzati per svolgere le mansioni dei lavoratori in sciopero». Il sindacalista punta il dito contro l'azienda «di proprietà del presidente del Consiglio e guidata dal proprio figlio che non rispetta il contratto di lavoro che prevede per i rappresentanti sindacali il diritto di entrare in sede per verificare il funzionamento delle attività».

LA PROTESTA - Come detto la protesta è stata indetta dai sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil dopo avere avuto ufficiale comunicazione insieme alle Rsu di Videotime di Milano e Roma della intenzione della volontà della proprietà di procedere, prevedibilmente a partire dal primo febbraio 2010, alla cessione a Pragma Service srl del ramo d’azienda relativo alle attività di Sartoria, Trucco e Acconciatura, costituito da un organico complessivo di 56 addetti di cui 26 a Cologno Monzese, 4 a Milano Due e 26 a Roma. «Da qualche tempo - denunciano fra l’altro i sindacati - registriamo un graduale allentamento della qualità delle relazioni, che l’operazione di esternalizzazione rischia di compromettere in modo pesante. Siamo convinti che questa non sia la strada migliore per affrontare le trasformazioni in atto».

TG5 DELLE 20 SENZA FIRME - I giornalisti del Tg5 hanno ritirato le firme nell'edizione delle 20: ne dà notizia il comitato di redazione, spiegando che la decisione è stata presa perché l'azienda non ha autorizzato la lettura del comunicato sindacale di solidarietà ai lavoratori in sciopero. Nell'edizione del telegiornale delle 13, invece, la nota era stata letta. Domenica e lunedì i dipendenti Mediaset sono in sciopero per protestare contro la cessione di alcuni rami d'azienda come il settore trucco, sartoria e acconciature. Il Cdr del Tg5 condivide «il timore espresso dai colleghi di Videotime-Mediaset che il progetto di cessione di questo ramo d'azienda possa essere l'inizio di un processo di affidamento di lavoro in appalto, che nell'ambito delle più generali trasformazioni dei settore televisivo, potrebbe coinvolgere altri settori, sedi o attività del gruppo Mediaset nel suo complesso».

Fonte Corriere della Sera

3 commenti:

  1. Ormai si credono "padreterni" padre e figlio.
    Sanno che hanno piegato molte teste già ataviche con la loro tv spazzatura ... e si possono permettere di violare anche le norme contrattuali.
    Ma dove si vive???? Tho in Italia:
    POVERA ITALIA!!!!
    Che schifo!

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  2. Chi sa perchè non riesco a provare nulla nei confronti dei futuri disoccupati Mediaset.
    Forse perchè si ritenevano intoccabili visto il loro datore di lavoro.
    Lo smacco comunque è andato ai sindacati, non riesco a capire il loro stupore, non sono gli stessi sindacati che si sono lasciati mettere in un angolo accettando i più vergognosi compromessi con i politici a danno dei lavoratori?
    Il peggio deve ancora venire!

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  3. Ho avuto la tua stessa senzazione indifferenza
    so che non è giusto ma è così, non ci posso fare niente

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