Via libera al regolamento per l'applicazione della par condicio in tv
Salteranno trasmissioni come "Porta a Porta", "Ballaro", "Annozero"
Vigilianza Rai, stop alla politica
già un mese prima delle elezioni
ROMA - Niente Ballarò, Porta a Porta, Annozero e trasmissioni simili all'approssimarsi delle elezioni. Addirittura per tutto il mese che precede le elezioni. Non potranno andare in onda. E' quanto ha deciso a maggioranza la Commissione di Vigilanza Rai che si è riunita oggi per mettere a punto le regole sui programmi tv nel periodo della campagna elettorale. E' l'effetto del libera dato dalla Commissione al regolamento per l'applicazione della par condicio in tv in vista delle regionali del 28 e 29 marzo. Tra le novità più importanti contenute nel testo approvato questa sera dalla commissione, una norma che assimila alle regole della comunicazione politica nell'ultimo mese prima del voto anche le trasmissioni di approfondimento, passata con i voti del centrodestra e del relatore, il radicale Marco Beltrandi, e con la netta opposizione del Pd, che ha abbandonato i lavori.
"Quello che è accaduto - accusa il capogruppo del Pd in vigilanza, Fabrizio Morri - è molto grave: il centrodestra, complice Beltrandi, ha votato la soppressione delle trasmissioni di approfondimento giornalistico nell'ultimo mese di campagna elettorale: dunque 'Porta a Porta', 'Ballaro, 'Annozero' salteranno, cosa mai accaduta prima e che la legge non chiede, e per estensione due terzi del palinsesto di Raitre rischiano la cancellazione. La norma approvata, infatti, prevede che al posto di queste trasmissioni si facciano tribune elettorali, sottoposte alle regole rigide della ripartizione paritaria fra tutti i soggetti politici". Secondo Morri, questa novità apre anche un problema relativo alla tv commerciale: "dubito molto - sottolinea - che l'Autorità per le comunicazioni si senta di cancellare 'Matrix' o gli altri approfondimenti di Mediaset".
"Le nuove disposizioni - replica Beltrandi - stabiliscono che i programmi di approfondimento possano scegliere: o devono ospitare nei loro spazi le tribune politiche, oppure possono andare in onda in orari e fasce diverse. Dipenderà da Vespa, da Floris, da Santoro, cioè dai responsabili delle trasmissioni. E in ogni caso, se decideranno di andare in onda in altre fasce orarie e si occuperanno di politica, dovranno obbedire
Fonte la Repubblica
Non sono ancora se definirla censura o porcata.
RispondiEliminaMi piace di più la seconda se è vero che a Mediaset 'sta cosa non va applicata.
Un caro BEN VENUTO a tutti nel REGIME ITALIA.. finalmente si comincia a ragionare come in Russia, Libia e Iran, nazioni molto care alla destra italiana.
RispondiEliminaSe qualcuno dubitava che questo fosse il sogno di Berlusconi.. ora può cancellare qualsiasi dubbio!!
E poi c'è ancora chi crede che siamo in "piena libertà"....e se questa non è dittatura!!!!
RispondiEliminaMa tu pensi che i più sanno quello che ha "combinato" la commississione di vigilanza rai? Macchè, manco per sogno...c'è il "Grande Fratello" che rimbambisce i cervelli....
e andiamo avanti così!!!!
Ciao buona giornata....si fa per dire...se non pensiamo a tutto questo.
Bruna
E' sisdicevole tutto questo.e noi che facciamo? subiamo in silenzio questo abuso di potere a 360 gradi.Che schifo.
RispondiEliminaChi può se ne vada quanto prima da questo paese di m....a