Corriere della Sera
CAGLIARI - Momenti di tensione nello stabilimento Alcoa di Portovesme, nel Sulcis Iglesiente: appena rientrati dalla trasferta a Roma, nel pomeriggio, i circa 500 lavoratori hanno allontanato i tre dirigenti aziendali presenti nella fabbrica ed è scoppiato un piccolo tafferuglio. Un operaio è finito al pronto soccorso con una contusione a un piede e un dirigente sindacale del Sulcis è stato urtato, assieme a un altro lavoratore, dall'auto condotta dal direttore della fabbrica di Portovesme (Sulcis) durante il parapiglia scatenatosi nel parcheggio della direzione dello stabilimento.
L'AUTO DEL DIRETTORE - La rabbia fra i lavoratori è alta da mesi, da quando si paventa lo stop delle due fabbriche italiane di alluminio della multinazionale, che chiede garanzie su costi concorrenziali dell'energia e non vuole incorrere in nuove sanzioni dell'Unione europea. Ai tre dirigenti presenti negli uffici nel pomeriggio i lavoratori, delusi dal comportamento dell'azienda, hanno chiesto - secondo quanto riferito da fonti sindacali presenti - di uscire e lasciare la fabbrica, alla luce del fatto che la vertenza non si sblocca. L'auto del direttore che stava per lasciare il parcheggio è stata circondata dagli operai al culmine dell'esasperazione di fronte al rischio di finire in cassa integrazione e - sempre secondo quanto riferito da alcuni dei presenti - durante questa manovra sono rimasti contusi due lavoratori e il dirigente della Fiom del Sulcis, Franco Bardi, che stava cercando di riportare la calma. Il direttore è riuscito a lasciare il piazzale, ma la sua auto è stata danneggiata da alcuni operai infuriati.
LA POLIZIA - Dopo l'intervento di una volante del Commissariato della Polizia di Stato di Carbonia nello stabilimento la situazione è tornata sotto controllo, anche se la tensione resta alta in vista dell'incontro di lunedì prossimo a Roma. Intanto ci si prepara per lo sciopero generale della Sardegna, proclamato da Cgil, Cisl e Uil. Domani per il corteo a Cagliari i lavoratori Alcoa arriveranno con tre autobus che partiranno la mattina presto dallo stabilimento di Portovesme.Redazione online04 febbraio 2010
Ci siamo, ormai l'esasperazione è arrivata ai massimi livelli, ciò che mi dispiace è che proprio questo "popolo" la cui Regione è stata madre di Enrico Berlinguer si sia lasciata soggiogare da un partito che oggi lo stesso Enrico avrebbe preso a calci nel didietro dal primo all'ultimo dei suoi esponenti. Sono sicura che placheranno le acque per un mese circa, il tempo di rimbambirli di nuovo a dovere, e poi dopo le elezioni regionali serviranno la solita minestra.
Mi auguro però che questa volta i sardi risfoderino la loro nobile discendenza da quello che fu l'Uomo politico italiano per eccellenza.
Mentre affermo sinceramente di ammirare il popolo sardo e di essere vicino a quei lavoratori che stanno lottando per non perdere il lavoro e quindi la loro dignità, devo ammettere mio malgrado che mi ha molto stupito come si siano fatti imbonire e imbrogliare nelle ultime elezioni regionali.
RispondiEliminaCondivido Aldo, ne fui stupita quanto Te, ancor di più mi lasciò interdetta la vittoria del PDL a Prato.. la Toscana a destra.. non ci capisco più nulla in questa malsana società italiana.
RispondiEliminaRagazzi non cè niente di sensato, è tutto capovolto non riesco a capire più niente, sono curiosa di vedere i risultati delle regionali ma allo stesso tempo ho paura di rimanere ancora una volta delusa
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