"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

martedì 31 agosto 2010

L' Italia si è desta...







di Gianni Barbacetto


Gran pieno di pubblico, dentro e fuori il tendone nel centro di Como dove Marcello Dell’Utri avrebbe dovuto parlare dei suoi, probabilmente falsi, diari del Duce. Erano tutti lì per lui. Ma non tutti per ascoltarlo.
Alcuni, giovanissimi, erano arrivati perché avevano visto su Facebook il gruppo “No a Dell’Utri a ParoLario”. Massimo e i suoi amici avevano mandato una pioggia di email e avevano autoprodotto un po’ di volantini, piccolissimi, su cui era riportata la parte finale della condanna a Dell’Utri in appello, a sette anni per “concorso nelle attività dell’associazione di tipo mafioso denominata Cosa nostra”.
Armando Torno, giornalista, saggista e amico del senatore Pdl, ha preso la parola in perfetto orario. Ma quando ha passato la parola, è partito il primo intervento non programmato dal pubblico: “Ma vi sembra giusto aver invitato qui un condannato in appello a sette anni per mafia?”. Si scatena un applauso e poi cori, slogan, canti che si fermeranno solo mezz’ora più tardi, quando Dell’Utri, sconfitto, scende dal palco e se ne va.
Doveva essere uno dei tanti incontri di fine estate in riva al lago di Como, organizzato dall’associazione “ParoLario”. Invece si è tramutato in una clamorosa sconfitta per il senatore. Subito sette ragazzi del gruppo Facebook si sono schierati: avevano indossato magliette bianche su cui avevano scritto, con il nastro adesivo nero, una sola lettera dell’alfabeto. Ma visti insieme, componevano una parola: “Mafioso”. Fermàti e identificati, insieme a un amico colpevole di avere indosso una maglietta rossa.
Un altro gruppo di ragazzi stende il suo striscione: Marcello, baciamo le mani”. Un ragazzo intanto si è fatto sotto il palco sventolando un libro che voleva regalare al senatore: “Dossier Mangano” (Kaos editore).
L’Anpi (l’associazione nazionale partigiani) di Como distribuiva un volantino in cui criticava la scelta di “aver invitato un condannato per mafia, noto per le sue numerose dichiarazioni a sostegno del fascismo e di Mussolini”.
Il locale Comitato per la difesa della Costituzione, invece, nel suo volantino non lo nominava neppure, Dell’Utri, ma faceva un elenco dei morti ammazzati, da Giorgio Ambrosoli a Carlo Alberto Dalla Chiesa, contrapposti al mafioso Vittorio Mangano, sotto il titolo “Felice il popolo che non ha bisogno di eroi”.
Qualcuno di Rifondazione comunista fa partire il coro: “Bella ciao”, che unisce giovani e vecchi, antimafiosi e antifascisti. Stupiti loro stessi di essere così tanti. Rigorosi ma pacifici. Nessun gruppo organizzato da catalogare come “estremisti dei centri sociali”, solo ragazze e ragazzi in t-shirt e canottierina, o cittadini più maturi, sorridenti e felici, per questo pomeriggio di sole in riva al lago di Como.
La vergognosa replica di Dell'Utri alle contestazioni di Como

4 commenti:

  1. Finalmente ...ma l'opposizione se ne accorta ?
    Noi non abbasseremo mai la guardia !!!

    RispondiElimina
  2. Perchè non presenta i diari di Riina???
    Con il diretto intervento del piduista suo padrone/estimatore/coaffarista?
    Magari invitano 500 ragazze a pagamento che gli leccano il k.????
    X Valerio.
    Tu la vedi l'opposizione?
    Il mago otelma l'ha fatta sparire con la complicità dello scodinzolin ...
    Noi non abbassiamo mai la guardia...mica loro.
    Ciao ragazzi...speriamo bene..10..100..1000 di questi giorni...

    RispondiElimina
  3. L'aria si è fatta molto calda... per ora sono solo proteste, la vedo nera in caso di elezioni anticipate. B. lo ha fiutato è sembra stia facendo marcia indietro sull'idea d'andare alle urne.Ormai si giocano il tutto per tutto con le loro manovre da palazzo di corotti e corruttori.
    Ci aspettano tempi molto duri, specialmente per quel che riguarda internet, destra e sinistra sono in brutte acque per quel che riguarda i comizi in piazza, se ne sono accorti.. se ne sono accorti..
    Non ci arrenderemo!

    RispondiElimina
  4. è incredibile questa politica con tanti mafiosi al governo ...se penso ai morti per permetterci di essere liberi , mamma mia aiutoooo !!! da terzo mondo ? peggio !!!

    RispondiElimina