"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

giovedì 4 novembre 2010

Vita da capo del governo



‘Eh, beati voi che adesso andate a casa a dormire, a me invece tocca trombare’.

Con questa frase il mio presidente del consiglio ha esordito davanti ai Carabinieri di scorta alla sua persona.
Frase degna nemmeno in bocca al peggior cafone esistente sulla terra, a quello alemno un po' di rispetto per i carabinieri gli sarebbe venuto.
E' la frase che mi ha colpito di più di questo articolo del Fatto Quotidiano, una dimostrazione di quanto volgare sia quella persona e quanto volgare e viscida sia ormai la politica nei palazzi di governo.
Apposta non dico "... della politica italiana.." ho ancora rispetto per qualcuno e non lo voglio confondere con questa merdaglia.

Lorenzo

Lo sfogo della scorta: non siamo Carabinieri per fare la guardia alle escort del premier. Ci fanno fare i tassisti per i festini, quando nostri colleghi sono morti per magistrati o politici.
“Non ne possiamo più. Non siamo diventati carabinieri per fare la guardia alle escort del premier. Molti nostri colleghi sono morti mentre facevano la scorta a magistrati o politici che difendevano lo Stato. E noi, invece… È mai possibile essere ridotti cosi?”.
A parlare sono alcuni “ragazzi” dei servizi di scorta. Carabinieri allenati a difendere le “personalità” loro affidate fino a mettere a rischio la propria vita. “Ma qui ci fanno fare i tassisti dei festini. Per questo, dopo essere stati tanto zitti e obbedienti, ora vogliamo, a nostro rischio, far sentire la nostra voce”. Cominciano i racconti, che si incrociano, si intrecciano e si sommano.

“Le feste ad Arcore si tengono nei giorni del fine settimana, dal venerdì al lunedì. Molte sono proprio di lunedì. Nell’estate si moltiplicano. Noi accompagniamo le personalità fino alla villa e poi aspettiamo fuori. Vediamo un giro di ragazze pazzesco. Arrivano con vari mezzi. Moltissimi Ncc, le auto a noleggio con conducente. Alcuni pulmini, di quelli da 10-15 posti. Una volta abbiamo visto alcune ragazze scendere da due fuoristrada di quelli massicci. Alcune ragazze le porta direttamente Emilio Fede nella sua auto, altre scendono dalla macchina di Lele Mora con targa del Canton Ticino”.

“L’estate scorsa abbiamo visto molte feste alla villa di Arcore. Altre volte abbiamo accompagnato le nostre personalità in ristoranti di Milano, come ‘da Giannino’, in via Vittor Pisani, zona stazione Centrale. O in una casa privata di zona Venezia. Che ne sappiamo noi di che cosa succede là dentro? Ce li immaginiamo, magari fanno uso di droghe o infrangono la legge e ridono di noi, dicendo: noi siamo qua al sicuro, abbiamo anche i carabinieri che ci proteggono. E che gente c’è a quelle feste? Noi per arruolarci nell’Arma dobbiamo dimostrare di essere puliti per due generazioni, i nostri padri e i nostri nonni, e finiamo a far la guardia a gente che magari pulita non è”.
“Sì, la scorsa estate ad Arcore c’era un gran via vai. Ruby? No, non me la ricordo, ma sa, sono tante, tutte uguali, tutte giovani… Abbiamo riconosciuto una giornalista. E Flo, quella che ha partecipato alla ‘Pupa e il secchione’. Poi una bionda che era stata al Grande Fratello… Molte si capisce che sono straniere, tante hanno la cadenza napoletana. Poi alcune escono a fine festa, altre si fermano lì per la notte, ma è difficile tenere la contabilità, c’è un tale via vai…”.

“Ci è capitato di fare missioni all’estero e di incontrare colleghi stranieri che fanno il nostro stesso lavoro: ci sfottono per questa storia delle feste, delle ragazze. Ma è mai possibile che dobbiamo vergognarci, noi che vorremmo lavorare per le istituzioni e difendere lo Stato? Abbiamo orari massacranti, turni di otto ore al giorno che spesso diventano dodici. Facciamo anche 120 ore di straordinario, ma ce ne pagano al massimo trenta, a 6 euro e mezzo all’ora, più un buono pasto da 7 euro. Va bene, non ci lamentiamo, è il nostro lavoro. Ma lo vorremmo fare per lo Stato, non per questa vergogna. Vorremmo proteggere le personalità delle istituzioni, non gente che ci fa vergognare davanti al mondo”.
“Comunque non ci lamentiamo del nostro stipendio. Solo ci chiediamo se è giusto che una ragazza giovane e carina senz’altra esperienza politica prenda 15 mila euro al mese, perché è stata fatta diventare consigliere regionale. Il presidente? Con noi è gentile. Qualche volta è venuto a salutarci, a raccontaci qualche barzelletta. Una volta ci ha fatto, ammiccando, una battuta: ‘Eh, beati voi che adesso andate a casa a dormire, a me invece tocca trombare’. Un’altra volta ci ha portato qualche ragazza e ce l’ha presentata. Una notte ci ha mandato una ragazza che ci ha fatto la danza del ventre…”.

“A fine serata riportiamo le personalità a casa. Vediamo alcune ragazze uscire e tornare verso Milano, altre restano nella villa per la notte. Capita che dobbiamo scortare personalità che fanno il giro a riaccompagnare le ragazze nei residence milanesi, alla Torre Velasca o in corso Italia. L’ultima magari se la portano a casa. E noi dobbiamo accompagnare la nostra personalità fino alla porta dell’appartamento: è imbarazzante salire in ascensore con un signore anziano e una ragazzina. Pensiamo alle nostre figlie e diciamo che non ci piace questo mondo. Sarà moralismo, ma non ci piace”.

Da il Fatto quotidiano del 3 novembre 2010

3 commenti:

  1. Non è possibile. Cosa abbiamo fatto per meritare tutto ciò? Neanche sul periodo della seconda guerra mondiale si leggono simili nefandezze. Eppure allora c'erano donne che andavano con gli ufficiali tedeschi, oltre che con i fascisti. C'era la fame, e molte di loro lo facevano per aiutare le proprie famiglie. Anche la prostituzione aveva in sè un certo chè di rispetto. A guerra finita molte di loro furono rapate a zero nella pubblica piazza.. e queste zoccole d'oggi, usiamo la giusta definizione, lo fanno per loro esclusivo personale tornaconto. Non riesco a giustificarle, mi fanno schifo più dei loro utilizzatori finali. Inoltre mi fanno schifo i giornalisti che offrono loro interviste rendondole sempre più famose e ricche.
    Tutto questo squallore è triste, avere nelle istituzioni un rappresentante che tratta le donne come merce da utilizzo e gli uomini come moccoli davanti alle sue perversioni da il senso di una fine inesorabile in un degrado senza fine.
    Craxi si è ben vendicato del pool di mani pulite, ce l'ha fatta pagare cara e salata.. Conosceva bene il soggetto ,ecco perchè ce lo ha rifilato in politica, sono sicura che sarà morto dicendo: "italiani, mi rimpiangerete"!!!

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  2. Che vergogna !!!! la vergogna più grande sono i servi che lo difendono fino alla morte.
    E le donne in politica , carfagna - gelmini -brambilla - minetti - ecc ecc , cosa sono donne ?

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  3. PS. le donne di destra . prestigiacomo , santaChè ecc ecc , fanno battaglie sul burka , dicono che vogliono liberare la donna ( ha ha ha ha scusate), potrebbero fare le poartigiane in casa propria , cominciando a liberare le donne da quel piccolo-sultanodepravatopedofilo.

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