"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

mercoledì 8 giugno 2011

REFERENDUM SUL NUCLEARE...




"Ammissibile nuovo quesito"Respinto il ricorso presentato dall'Avvocatura dello Stato su iniziativa della presidenza del Consiglio. Le motivazioni: "Con il dl omnibus si lasciava la porta aperta al ritorno dell'atomo". Nuovo richiamo Agcom alla Rai: "Informazione ancora insufficiente, soprattutto al Tg2"
Manifesti in strada
ROMA - Con una decisione unanime la Corte Costituzionale ha stabilito di considerare ammissibile il nuovo quesito referendario sul nucleare, così come riformulato dalla Cassazione 1, lo scorso 30 maggio, dopo le modifiche contenute nel dl omnibus. Secondo la Consulta l'attuale quesito sull'energia atomica è "connotato da una matrice
razionalmente unitaria e possiede i necessari requisiti di chiarezza, omogeneità ed univocita". Dalle motivazioni dell'Alta corte emerge poi ancor più chiaramente l'inganno tentato dal governo con la pesudo moratoria. Secondo la Corte Costituzionale, le norme contenute nel decreto omnibus sono "unite da una medesima finalità: quella di essere strumentali a consentire, sia pure all'esito di ulteriori evidenze scientifiche su profili relativi alla sicurezza nucleare e tenendo conto dello sviluppo tecnologico in tale settore, di adottare una strategia energetica nazionale che non escluda espressamente l'utilizzazione di energia nucleare, ciò in contraddizione con l'intento perseguito dall'originaria richiesta referendaria, in particolare attraverso l'abrogazione dell'articolo 5 del decreto legislativo numero 31 del 2010".

LA SCHEDA:
QUANDO, COME E SU COSA SI VOTA 2

Immediata la reazione dei Comitati per il Sì: "E' l'ennesimo e definitivo stop alle pretese di un governo che con una mano lascia libertà di voto e con l'altra cerca con ogni mezzo di sabotare il referendum. Ora la parola passa ai cittadini. Dopo i dubbi strumentali avanzati dai nuclearisti sul nuovo quesito - si legge in una nota del Comitato - oggi si compie un altro decisivo passo verso il quorum: adesso pretendiamo che l'informazione pubblica e quella privata facciano sapere ai cittadini che domenica e lunedì, coi quesiti 3 su acqua e nucleare, si decide della loro sicurezza e del loro futuro".

Ieri, era stato lo stesso neo eletto presidente della Consulta, Alfonso Quaranta, a mandare un segnale ben preciso 4: "Personalmente ritengo di no", il referendum non può essere cancellato, aveva risposto ai cronisti, pochi minuti dopo la sua elezione. Parole per certi versi irrituali ("la Corte deciderà comunque domani dopo aver ascoltato tutte le parti interessate", si era affrettato a precisare Quaranta), ma che avevano acceso la speranza fra i comitati promotori.

L'Avvocatura generale dello Stato, per conto della presidenza del Consiglio, aveva chiesto che il referendum venisse dichiarato inammissibile 5 perché - aveva scritto il viceavvocato generale dello Stato Maurizio Fiorilli - le nuove norme "non parlano di nucleare" e la natura del referendum stesso, col quesito così riformulato, "non avrebbe più carattere abrogativo ma piuttosto consultivo se non propositivo". Di parere contrario Idv, Pd e comitati referendari.

Nel rendere note le motivazioni della sua decisione presa a maggioranza mercoledì scorso, la Cassazione aveva spiegato che il dl omnibus convertito in legge il mese scorso non solo non metterebbe fine alla produzione di energia nucleare in Italia, ma attraverso l'articolo 5 (commi 1 e 8) di fatto si aprirebbe "nell'immediato al nucleare", con una nuova disciplina che "conserva e anzi amplia le prospettive e i modi di ricorso alle fonti nucleari di produzione energetica". Per questo, hanno sostenuto i giudici della Cassazione - con una motivazione che il giudice relatore della causa, Antonio Agrò, si è rifiutato di scrivere perché in dissenso con la decisione - con le nuove norme "non si espunge il nucleare dalle scelte energetiche nuovamente disciplinate, che era e resta obiettivo della richiesta di referendum".

Oggi la Consulta ha ascoltato in camera di consiglio i legali delle parti che hanno presentato memorie in merito al trasferimento del quesito sul nucleare e poi ha espresso il suo verdetto. Nessuna pronuncia, invece, sui tre conflitti tra poteri sollevati dall'Idv per chiedere l'annullamento dell'emendamento al decreto omnibus, poi convertito in legge, e l'annullamento della delibera della Commissione di vigilanza Rai approvata lo scorso 4 maggio con disposizioni ritenute limitative degli spazi temporali in favore dei promotori e dei sottoscrittori dei quattro referendum. Il partito di Antonio Di Pietro ha infatti rinunciato ai conflitti di attribuzione perché - spiega il legale dell'Idv, il costituzionalista Alessandro Pace - "si ritiene soddisfatto del successo davanti alla Corte di Cassazione". Il verde Bonelli segnala invece che con la sentenza di oggi è stato fermato l'ultimo tentativo del governo di sabotare il referendum".

In realtà, come ricorda il parlamentare del Pd Ermete Realacci, resta ancora un punto da risolvere. "Sul referendum - dice - è bene che il governo chiarisca subito e senza possibilità di contese postume come intende comportarsi con il voto degli italiani all'estero. Non ci risulta, infatti, che il Ministero dell'Interno abbia reso nota la sua posizione ufficiale a questo proposito". Dal 25 maggio sino alla sentenza della Cassazione per gli italiani all'estero è stato possibile infatti votare per corrispondenza sulle schede con il vecchio quesito.

Altro grave ostacolo al raggiungimento del quorum è poi la mancanza di informazione, in particolare in televisione. Anche oggi dall'Autorità garante per le comunicazioni è arrivato l'ennesimo richiamo alla Rai - e in particolare al Tg2 - per un un'attenzione ai referendum che è sì migliorata, ma è ancora del tutto insufficiente.

VIDEO: DOPO IL TG1, ANCHE IL TG2 SBAGLIA LE DATE 6

Nonostante il "significativo incremento degli spazi di comunicazione politica e di informazione" della Rai sul voto del 12 e 13 giugno, lamenta l'Agcom, "persistono ancora carenze", in particolare "da parte del Tg2". Viale Mazzini, sottolinea il Garante, "dovrà incrementare l'informazione sul Tg2" e "trasmettere le tribune referendarie e i messaggi autogestiti, per ognuno degli ultimi tre giorni di campagna (8, 9 e 10 giugno), su tutte le reti generaliste", assicurando a rotazione per ciascuna giornata la collocazione nella fascia di maggior ascolto. L'Autorità si riserva inoltre l'adozione di eventuali sanzioni dopo una valutazione conclusiva.



Sapevo che il referendum sul nucleare era stato impostato con dovuta astuzia. Se pur il SI avesse ottenuto il quorum, il Governo, grazie a un cavillo ben celato nella dicitura, avrebbe avuto in futuro la possibilità decisionale di ricorrere alla costruzione di centrali nucleari per necessità collettive. A nostra insaputa ci stavano portando al macello e con il nostro consenso
Ho aspettato in apnea che la Corte Costituzionale si pronunciasse in merito modificando la dicitura del referendum, in modo tale che la volontà dell'elettore risultasse inoppugnabile e obligasse il Governo o i Governi futuri a rispettare la decisione dei cittadini. Finalmente posso dire anch'io ... sul NUCLEARE ... VOTA ... SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII !!!
Ora mi auguro che la stessa Corte ritenga necessario dare ai cittadini italiani all'estero e ai cagliaritani la possibilità di riesprimersi su questo referendum, visto che lo hanno fatto sulla scheda con la formula "capestro".

Fonte : http://www.repubblica.it/

2 commenti:

  1. Hai fatto bene, Francesca, a proporci questi ulteriori chiarimenti,anche perchè molto lo sappiamo attraverso la rete,non certo falle fonti di informazione tradizionali.Penso ai TG-1-2- in particolare,che nelle ore di massimo ascolto,quelle serali,si dilettano a disquisire sul pelo dei gatti,sulle tendenze della moda alimentare e quant'altro,purchè sappia di banalità.
    La furbizia non è che un sottoprodotto dell'intelligenza,che lo sappiano i nostri furbetti..
    Ciao

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  2. Cara Chicchina non immagini quanto ho sofferto a tenerlo per me quanto avevo capito su questo referendum, parlarne prima avrebbe significato demotivare chi era già deciso per il SI contro il nucleare. Quando la Cassazione ha spedito il referendum alla Costituente ho iniziato a sperare, sapevo che l'avrebbero riformulato nel modo esatto con cui i cittadini lo avevano percepito... Ho esultato quando ho letto la decisione.
    Ce la stanno mettendo proprio tutta, da destra, per sabotare i referendum, pensare che B.aveva usato il trucco della Cassazione per gettare fumo negli occhi agli elettori. Gli ha detto male!

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