....Eppure ce lo siamo meritato!

Barzellette e spacconerie

Il Cavaliere, appena rientrato dalla scampagnata d’oltreoceano, racconta di tutto ai suoi appassionati fan milanesi. Le gite, soprattutto se intercontinentali, gli danno ancora l’entusiasmo del quindicenne.“Vi porto i saluti di un signore, di un signore abbronzato. Barack Obama”, dice al suo popolo in occasione della chiusura della festa nazionale del Pdl. “Non ci crederete ma è vero”.

Si ride e tanto. C’è chi sa apprezzare quell’ironia da bar dello sport che tanto imbarazzo ha causato all’Italia qualche mese orsono. E allora giù anche su Michelle: “vi posso dire che hanno preso il sole in due, perché anche la moglie è abbronzata”.

Dal faceto al serio, al presidente del Consiglio non mancano parole di apprezzamento per il nuovo inquilino della Casa Bianca. D’altronde ormai è noto, Obama gli ha rubato le parole di bocca con il suo intervento alla plenaria delle Nazioni Unite. E’ “un presidente affidabile. Ha fatto un bel discorso all'Onu cambiando l'atteggiamento dei paesi non allineati verso gli Stati Uniti, che prima erano ostili. E questo fa bene anche a noi”. Laddove per “noi” s’intende ‘gli amici intimi del colonnello Gheddafi e dello Zar di tutte le Russie, Vladimir Putin’.

E fin qui la politica estera, riassunta e resa digeribile con barzellette sugli “abbronzati” e spacconerie da scuola media.

Il pericolo comunista

Il tono cambia completamente quando si passa alla situazione interna. Su questo punto è meglio non ridere perché per rendere digeribile lo stato di disgrazia in cui versa il paese è meglio che il suo “popolo” individui con agilità il nemico. Berlusconi tira fuori i soldati morti in Afghanistan per dire: “Si vergogni l'opposizione che inneggia a -6 [i parà uccisi a Kabul ndr.]”. E ancora: “Un'opposizione che brucia in piazza le sagome dei nostri soldati, che inneggia a meno sei... è inaccettabile. Vergogna, vergogna, vergogna”. Urla lui e la folla gli sta dietro. L’“opposizione” a cui si riferisce è, in realtà, l’anonimo artefice di alcune scritte comparse sui muri di Milano. Ma l’ambiguità del messaggio è meglio tenerla tutta. Non si sa mai che qualcuno creda davvero che Franceschini o D’Alema si sono ritrovati in piazza per bruciare manichini e bandiere.

Infondo, continua a ripetere il Cavaliere, “questa sinistra non è cambiata. Vorrebbe trasformare il paese in una piazza urlante che condanna, quando in passato sono stati adoratori di tiranni sanguinari come Stalin, Mao e Pol Pot”. Berlusconi nel suo discorso ha parlato anche della differenza tra la libertà del centrodestra e quella del centrosinistra e ha garantito che non ci sarà mai, fino a quando al governo ci sarà il centrodestra, “uno Stato di polizia tributaria come voleva Visco”. “Fino a quando saremo qui, e dato che saremo qui per sempre – così afferma - questo Stato non lo permetteremo mai”.

Menzogne e ottimismo

Il capitolo economico non lascia spazio a grandi novità. La formula è sempre la stessa. Berlusconi invita i suoi sostenitori, accorsi nel capoluogo lombardo per ascoltare il leader, a non lasciarsi deprimere dalla realtà. Bisogna essere ottimisti nonostante tutti gli indici economici suggeriscano l’opposto

“Non dobbiamo avere paura”, incoraggia, infondo “il peggio è alle nostre spalle”. La disoccupazione cresce esponenzialmente, crollano i consumi, l’Italia è sul lastrico, ma di chi sarà la colpa? Dell’opposizione ovviamente: “Loro hanno fatto il tifo per la crisi, e molte categorie di lavoratori statali e pensionati, che non hanno subito alcun contraccolpo negativo dalla crisi economica, hanno ridotto i propri consumi perché sono attanagliati dalla paura. Ma è proprio la paura che dobbiamo sconfiggere, perché il governo è vicino alle imprese e al paese”. Forse solo spiritualmente, verrebbe da dire, visti i pessimi risultati delle ricette tremontiane.

Ma non finisce qui. Persino gli strappi con Gianfranco fini sono frutto di ciò che “vogliono far credere le gazzette di sinistra” perché “non c’è stato nessun litigio”.

Caspita, quanto potere ha questa “sinistra”. Controlla l’informazione, alimenta le crisi economiche globali, riempie le piazze di estremisti esagitati. E noi che credevamo di essere l’eterna minoranza del paese.

( Da dazebao )