"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

venerdì 20 novembre 2009

La sconfitta politica di D'Alema




Si è fatto un gran parlare della candidatura di D'Alema a ministro europeo degli esteri in modo anche patetico. Innanzitutto perchè se ne parlava come se i giochi fossero già fatti, pompato molto anche dai media ( una eventuale sconfitta così sarebbe più in risalto), poi il volto del candidato trasudava di arrivismo mascherato da una finta noncuranza.
Ma quello che voglio mettere in evidenza non sono le nostre reazioni da cortile condominiale, ma quello che è succes
so in Europa in queste ultime 48 ore.
Innanzitutto la mancata elezione è frutto di un rifiuto da parte del PSE, partito socialista europeo.
Alcuni in Italia hanno gridato al tradimento.
Ma quale tradimento???
Forse i politici del PD si sono scordati
che non fanno più parte dell'internazionale socialista??
Che non fanno parte del PSE?
Che non sapevano, e ancora non sanno, dove sedersi in parlamento?
?
Bene, qui ce lo siamo dimenticati in Europa no.
Un'altro fatto è stata la " raccomandazione" di Berlusconi, addirittura la frase " se non lo eleggeranno andrò a Bruxelles e ci penserò io"!!!

Forse non è stato un buon biglietto da visita.
Berlusconi non è ben visto in Europa, molti pensano anche che D'Alema abbia qualche rapporto
" speciale" con il nostro capo del governo, (e chi non
lo pensa?) quindi assolutamente non eleggibile, quindi hanno preferito una perfetta sconosciuta, l'inglese laburista Catherine Ashton.
La maggior pressione per una non elezione di D'Alema è venuta dai socialisti spagnoli, francesi e dei paesi dell'Est.
L'ennesima sconfitta di quello che molti, compreso io, abbiamo definito, a torto, " il più intelligente dei politici".
Chissà gli altri, ma questo non viene pubblicizzato.


LORENZO

3 commenti:

  1. Ho lasciato vari commenti sul tema nei blog che hanno trattato l'argomento. Grillo aveva adirittura scritto una lettera da inviare, da parte di chi voleva, al Consiglio europeo affinchè D'Alema non venisse eletto. Mossa inutile, era impossibile che lo eleggessero proprio per i motivi che hai elencato Tu.
    All'estero non sopportano più Silvio Berlusconi e i suoi sudditi, fra cui baffetto-costipato, sono molto più informati degli stessi italiani sulla vita dei politici, e non a caso hanno premiato De Magistris.
    L'Italia ha esaurito la rendita di antica stima di cui godeva, 15-anni governati da una classe politica che ci ha riempiti di vergogne, dentro e fuori confine, sono imperdonabili.
    Ormai abbiamo solo due uomini che potrebbero toglierci dall'internazionale imbarazzo, Di Pietro e Fini, o cambiamo, o presto saremo tagliati fuori dall'Europa.
    Lo rileveremo già dalle decisioni che verranno prese, saremo sempre più emarginati, su questo non ci piove, e chi si era illuso che Berlusconi poteva alzare la voce anche oltre confine cominci a prendere atto che di lui hanno la stessa stima che si può avere per una schiappa!

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  2. Quando ho appreso da un tg che Massimuccio ;)) era stato fatto fuori in Europa, sono rimasta impassibile e, ripensandoci, credo, che la noizia mi abbia anche fatto, in un certo senso, molto piacere.
    E' ora di finirla con questa gente che ha solo rotto equilibri conquistati con l'impegno e con la perseveranza dei tanti , da Berlinguer a Pietro Ingrao e tutti gli altri.
    Anch'io Lorenzo consideravo D'Alema un politico di razza. Anch'io mi sono sbagliata.
    Un politico di razza non lascia che tutto vada a rotoli e sta a guardare, un politico di razza non si perde tra bicamerali e esteri, facendo ogni tanto , anzi spesso, un giro in barca mentre una compagine politica soffre e tanti ideali si ibridano con quelli che si sono sempre combattuti.
    Io credo che anche il tempo di D'Alema sia scaduto , credo che abbia davvero perso tante buone occasioni per scrivere il suo nome tra coloro che veramente si sono impegnati per la società.
    Certamente non è il solo colpevole, è uno dei tanti.
    Credo che la bocciatura in Europa sia arrivata per i motivi che tu hai postato ma anche per come Massimo D'Alema abbia condotto la sua politica da quando hanno consegnato l'Italia nelle mani di Berlusconi.
    E senza lottare, ne prima, ne durante e ne adesso.
    Anche la sua e la loro credibilità vacilla... insieme a colui che loro fanno finta di combattere.
    Loro, mi danno l'idea di voler solo tirare a campare ed allora ben vengano i siluri SE LI MERITANO ed ampiamente.
    E poi un ministro degli esteri europeo con il beneplacido e quindi la commistione di un governo di pseudodestra, forse, avrebbe ancora di più danneggiato l'Italia e la politica, già una cloaca, attuale.
    Ed ancora, cosa poi ci sarebbe stato sotto? Cosa ancora avrebbe preteso il gran capo del gran consiglio, per un eventuale appoggio?
    Che questa bocciatura faccia un pò da controsonnifero? Lo spero. Ma ho i miei dubbi.
    La verità è quella che disse Moretti alcuni anni fa : con questi dirigenti, non si andrà da nessuna parte.
    Una profezia che si avvera giorno dopo giorno.
    La rabbia è che a pagare è poi il popolo ed i giovani soprattutto... tanto loro sono arcisicuri che dalla "gabbia dorata" in cui si sono ficcati, nessuno li caccerà .
    E poi, forse, in fondo ci stanno anche bene!
    Ma quanto può durare?
    Un abbraccio!

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  3. Si Francesca hai detto bene. L'italia ha speso la " dote" che aveva, accumulata ad esempio dal governo Prodi, da quello Ciampi i quali ebbero molta considerazione all'estero.
    Miryam dici bene quando metti in evidenza che i governi e partiti socialisti non hanno perdonato D'Alema e il PD per la poca opposizione al governo Berlusconi-Fini-Bossi.
    una vera jattura per l'Europa. Non aver fatto una giusta opposizione è anche un danno pe rl'Europa non sol oper l'Italia.
    Concordo pienamente su quanto avete scritto.

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