"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

martedì 9 marzo 2010

Effetto Federalista




La mobilitazione il 20 marzo a Roma. Calderoli: «Il popolo rovescerà il regime»
Berlusconi attacca: «Sopruso violento»
Videomessaggio ai promotori della libertà: «Grande manifestazione il voto». Bersani: «Apprendisti stregoni»
Berlusconi in un videomessaggio ai «Promotori della libertà»
ROMA - Berlusconi vuole andare al contrattacco. La vicenda delle liste sta avendo contraccolpi sulla credibilità del partito e il premier vuole riprendere in mano la situazione senza stare ad aspettare la conclusione di tutto l'iter giuridico amministrativo sulla riammissione delle liste escluse, in particolare quella del Pdl per la circoscrizione di Roma, che ha incassato il terzo no e le cui speranze sono ora affidate all'appello che sarà presentato al Consiglio di Stato. Il Cavaliere ha convocato un vertice a Palazzo Grazioli martedì pomeriggio, confrontandosi con i coordinatori del partito e con la candidata Renata Polverini e il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno. E al termine ha fatto sapere di volere riprendere l'iniziativa. Un dirigente del partito ha parlato di «fuochi artificiali in vista» e lo stesso capo del Pdl ha fatto annunciare una sua conferenza stampa per mercoledì mattina dalla sede del partito di via dell'Umiltà. Una sede politica, insomma, e non istituzionale.

«SOPRUSO VIOLENTO» - In ogni caso è già stata annunciata una grande mobilitazione e con tutta probabilità sarà questo uno dei temi affrontati durante l'incontro con i cronisti .«Cari promotori della Libertà - dice lo stesso Berlusconi in un videomessaggio che sarà messo on line sul sito della nuova organizzazione coordinata da Michela Vittoria Brambilla -, presto vi darò appuntamento per una grande manifestazione nazionale per difendere il nostro diritto al voto e quindi la nostra democrazia e le nostra libertà». La mobilitazione sarebbe già in cantiere per il 20 marzo, forse in piazza San Giovanni. «Come sapete si è cercato di estrometterci dal voto per le regionali in Lombardia, nella città di Roma e nella sua provincia - spiega ancora il Cavaliere -. Vogliono impedire a milioni di persone di votare per il Popolo della Libertà. È un sopruso violento e inaccettabile, che in parte abbiamo respinto. A Milano, sia pure con un ritardo di una settimana, la nostra correttezza è stata pienamente riconosciuta. A Roma, invece, abbiamo subito una duplice ingiustizia». Il riferimento è sia alla mancata ammissione della lista, sia all'esito negativo del ricorso al Tar. «Così -prosegue Berlusconi- le elezioni del 28 e 29 marzo ci vedono contrapposti a una sinistra che, invece di misurarsi democraticamente con il voto, scende in piazza seminando menzogne, invidia e odio
Fonte: Corriere della Sera


Questa è bella al governo ci sono loro e sostengono che rovesceranno il Regime mà non capisco più niente

1 commento:

  1. Eppure è semplice, in questo casino si ci sono infilati da soli, la legge per la presentazione delle liste l'aveva varata lui stesso con i suoi e si ci è incartato personalmente. Ora sfrutta la carta dell'impedimento ai cittadini di votare, ma in effetti è contro la sua stessa legge che ha commesso fallo, sa che la maggior parte dei cittadini non ci capisce nulla e quindi incolpa gli altri dei suoi stessi errori.. tipico di Berlusconi.
    La piazza, simbolo dei "comunisti", ora non gli fa più schifo ,anzi ha capito che funziona alla grande.. con le buone o con le cattive vuole restare al regime e chiama la contro parte regime, in definitiva vuole questa maledetta rivoluzione che lo decreti imperatore a vita.
    Non gliene frega niente che i suoi muoiano per lui, poi li eleverà ad eroi della Patria e dedicherà loro un bel monumento.. è senza scrupoli!

    RispondiElimina