"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

mercoledì 23 giugno 2010

Maturità 2010. E poi dicono che non esaltano il fascismo


ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader.
DOCUMENTI
«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti con voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi).
Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)»
Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925
(da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – Tornata del 3 gennaio 1925
Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)

Seguono poi citazioni di Togliatti, di Moro e di Wojtyła

Osservare bene la data del discorso: 3 gennaio 1925


« E adesso, potete preparare la mia orazione funebre. »
(Frase di Matteotti ai compagni di partito, dopo il discorso alla Camera del 30 maggio 1924 con il quale denunciò i brogli dei fascisti durante le elezioni del 1924)

Mussolini stesso, il giorno seguente al discorso del deputato socialista, scrisse sul "Popolo d'Italia" che la maggioranza era stata troppo paziente e che la mostruosa provocazione di Matteotti meritava qualcosa di più concreto di una risposta verbale.
Il 10 giugno dello stesso anno Giacomo Matteotti venne rapito e ucciso da sicari fascisti. Il suo corpo venne ritrovato il 16 agosto successivo nei dintorni di Roma.
Secondo una delle ricostruzioni, pare che il presidente del Consiglio, rientrato a palazzo Chigi dopo il famoso discorso del deputato socialista si sia rivolto a Giovanni Marinelli (capo della polizia segreta fascista) urlandogli: «Cosa fa questa Ceka? Cosa fa Dumini? Quell'uomo dopo quel discorso non dovrebbe più circolare...».[Questo sarebbe bastato a Marinelli per ordinare al suo sicario Dumini di uccidere Matteotti. Fu lo stesso Marinelli ad ammetterlo a Cianetti e Pareschi vent'anni più tardi quando si trovò con loro e gli altri traditori del 25 luglio 1943 nel carcere di Verona per essere processato.


Quali deduzioni da questo episodio?

Repubblica pubblica il pensiero di alcuni storici che ritengono fuori contesto la frase di Mussolini:

Mussolini è un oggetto storico, nessuno scandalo nel far lavorare gli studenti su un suo testo", concede Claudio Pavone, storico della Resistenza, ma subito accusa: "mi pare orribile però che si sia scelta una citazione che, tagliata in quel modo, può persino apparire seducente".Eppure è un brano del famigerato discorso con cui Mussolini in Parlamento si assunse la responsabilità dell'omicidio Matteotti; ma uno studente particolarmente studioso lo poteva dedurre solo dalla data, 3 gennaio 1925. "Sì, ma chi non riesce a risalire a quel contesto storico di sopraffazione rischia di prendere per buona, perfino esaltante, la retorica strumentale con cui Mussolini usò il concetto di giovinezza. Accostare quella frase ad altre citazioni sotto un titolo generico, mi pare faccia parte di un certo modo pericoloso di depoliticizzare il fascismo".

Anche per Emilio Gentile, allievo di Renzo De Felice e studioso dell'ideologia fascista, non c'è nessun problema a proporre citazioni del Duce, anzi: "Partire da Mussolini per un'analisi storica dell'uso del mito giovanilista nella cultura politica italiana mi sembra addirittura obbligatorio. È quella specifica citazione che trovo completamente sbagliata". Alternative? "Il Mussolini del '19, del fascismo nascente, dell'ideologia vitalista, del mito della giovinezza. Anzi, per dirla tutta, avrei trovato più stimolanti citazioni di leader politici giovani che parlano di giovani: Italo Balbo, Antonio Gramsci, Piero Gobetti... I personaggi scelti invece sono tutti leader anziani (uno, papa Wojtyla, non è neanche un leader in senso proprio) che parlano di gioventù da un'ottica di potere". Sbagliato soprattutto far parlare il Mussolini della crisi Matteotti: "Quello è il discorso con cui dà l'ultimo colpo alle libertà politiche in Italia, il tema della giovinezza è per lui ormai solo uno strumento retorico. La trovo una citazione fuorviante proprio rispetto alla traccia, per trattarla adeguatamente bisognerebbe partire non dai giovani ma dalla nascita di una dittatura. Anche ammesso che uno studente si ricordi il delitto Matteotti, il suo tema sarà comunque "fuori tema"".Guido Crainz, autore di "Autobiografia di una repubblica", è della stessa idea: "Se uno studente è capace di inquadrare bene quel momento storico e decifrare la funzione retorica della frase di Mussolini, certo, va promosso col massimo dei voti. Ma mi pare già tanto se chi ha svolto questo tema è riuscito a distinguere i contesti storici delle affermazioni di Mussolini, Togliatti, Moro. In realtà io temo che tutto si riduca a un esercizio di divagazione, dove all'esaminando è richiesto semplicemente di parlare della sua personale idea di gioventù, pescando qualche appoggio in queste quattro frasi". Insomma, un tema "televisivo", è la conclusione, "da talk show a ruota libera. Un'altra conferma del modo in cui la scuola insegna la storia: come un eterno presente sul quale esercitare un po' di digressioni personali".

E non ritenete voi che anche questo episodio sia da ascrivere al falso revisionismo che impera oggi da parte di molti "gerarchi" senza alcun tipo di patente se non quella concessa dal nuovo regime piduista?

D'altra parte non si possono mica dimenticare dichiarazioni di questo tipo:

Berlusconi: "Il fascismo in Italia non è mai stato una dottrina criminale. Ci furono le leggi razziali, orribili, ma perché si voleva vincere la guerra con Hitler.

"Berlusconi sul fascismo: "era una dittatura molto più...benigna..Mussolini non ha mai ammazzato nessuno, Mussolini mandava la gente a fare vacanza al confino".

Le tracce complete della prova di maturità 2010

QUALE "CULTURA" SI STA TENTANDO DI IMMETTERE NELLA SOCIETA?.
Ritengo questo un fatto grave soprattutto verso le nuove generazioni.

Miriam

2 commenti:

  1. Tira una brutta aria , il nano vuole più potere ...il potere che aveva il mussolini !!!!

    RispondiElimina