Sette ciclisti sono stati travolti e uccisi da un’autovettura, una Mercedes, a Lamezia Terme nel catanzarese. L’incidente è avvenuto sulla strada statale 18 in località Marinella di Lamezia Terme dove i sette, assieme ad altre persone, si stavano allenando. Sul posto i carabinieri e le ambulanze del 118.
Alla guida della Mercedes c’era un cittadino marocchino, rimasto ferito. Con lui viaggiava anche un bambino, rimasto ferito a sua volta.
Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, effettuata dai carabineri della Compagnia di Lamezia Terme, il marocchino viaggiava in direzione Gizzeria sulla strada statale 18 e potrebbe aver perso il controllo del mezzo in fase di sorpasso al chilometro 372 dove, dalla direzione opposta, arrivavano in fila i ciclisti del gruppo amatoriale «Atlas» di Lamezia Terme.
L’impatto è stato violento, i sette ciclisti sono morti sul colpo mentre altri due sono rimasti gravemente feriti e ricoverati, con l’elisoccorso, in gravi condizioni all’ospedale lametino. Tra le vittime c’è anche lo zio del calciatore dell’Inter Felice Natalino, Fortunato Bernardi, che era il proprietario della palestra Atlas.
L’uomo, di cittadinanza marocchina, che ha investito e ucciso i sette ciclisti è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo plurimo aggravato dalla guida in stato di alterazione da sostanze stupefacenti. L’investitore è infatti risultato positivo al test della cannabis. L’arresto è stato eseguito dai vigili urbani, insieme ai Carabinieri, dopo che l’uomo è stato sottoposto alle cure nell’ospedale di Lamezia Terme per le ferite riportate nell’incidente.
L’uomo era anche senza patente: gli era stata ritirata sette mesi fa a causa di un sorpasso azzardato.
Le persone travolte facevano parte di un gruppo amatoriale di Sambiase di Lamezia Terme, legato alla palestra "Atlas". I nomi delle vittime sono; Rosario Vinicio Poppin, Fortunato Bernardi, Pasqualino De Luca, Domenico Palazzo,ario Perri, Giovanni Cannizzaro e Franco Strangis. Tre di loro erano avvocati; uno era il proprietario del centro sportivo Atlas. Non è ancora noto il nome dell'ottava persona morta.
Lutto cittadino. Il Comune di Lamezia Terme proclamerà il lutto cittadino in occasione dei funerali dei ciclisti. Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, si è recato sul luogo dell'incidente ed ha incontrato alcuni dei familiari dei ciclisti morti. «La città è sgomenta - ha detto Speranza - e si stringe intorno alle famiglie delle persone scomparse. Il lutto è di tutti. Da oggi la città è in lutto anche se formalmente il sarà proclamato per il giorno dei funerali».
Alla guida della Mercedes c’era un cittadino marocchino, rimasto ferito. Con lui viaggiava anche un bambino, rimasto ferito a sua volta.
Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, effettuata dai carabineri della Compagnia di Lamezia Terme, il marocchino viaggiava in direzione Gizzeria sulla strada statale 18 e potrebbe aver perso il controllo del mezzo in fase di sorpasso al chilometro 372 dove, dalla direzione opposta, arrivavano in fila i ciclisti del gruppo amatoriale «Atlas» di Lamezia Terme.
L’impatto è stato violento, i sette ciclisti sono morti sul colpo mentre altri due sono rimasti gravemente feriti e ricoverati, con l’elisoccorso, in gravi condizioni all’ospedale lametino. Tra le vittime c’è anche lo zio del calciatore dell’Inter Felice Natalino, Fortunato Bernardi, che era il proprietario della palestra Atlas.
L’uomo, di cittadinanza marocchina, che ha investito e ucciso i sette ciclisti è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo plurimo aggravato dalla guida in stato di alterazione da sostanze stupefacenti. L’investitore è infatti risultato positivo al test della cannabis. L’arresto è stato eseguito dai vigili urbani, insieme ai Carabinieri, dopo che l’uomo è stato sottoposto alle cure nell’ospedale di Lamezia Terme per le ferite riportate nell’incidente.
L’uomo era anche senza patente: gli era stata ritirata sette mesi fa a causa di un sorpasso azzardato.
Le persone travolte facevano parte di un gruppo amatoriale di Sambiase di Lamezia Terme, legato alla palestra "Atlas". I nomi delle vittime sono; Rosario Vinicio Poppin, Fortunato Bernardi, Pasqualino De Luca, Domenico Palazzo,ario Perri, Giovanni Cannizzaro e Franco Strangis. Tre di loro erano avvocati; uno era il proprietario del centro sportivo Atlas. Non è ancora noto il nome dell'ottava persona morta.
Lutto cittadino. Il Comune di Lamezia Terme proclamerà il lutto cittadino in occasione dei funerali dei ciclisti. Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, si è recato sul luogo dell'incidente ed ha incontrato alcuni dei familiari dei ciclisti morti. «La città è sgomenta - ha detto Speranza - e si stringe intorno alle famiglie delle persone scomparse. Il lutto è di tutti. Da oggi la città è in lutto anche se formalmente il sarà proclamato per il giorno dei funerali».
Fonte: vari giornali locali della Calabria
Da poco è stato reso noto il nome del marocchino alla guida della Mercedes, si tratta di un immigrato regolare - Chafik Elketani, 31 anni.
Mi domando : che lavoro svolge Chafik, come mai possiede una mercedes? Come mai era alla guida dell'auto nonostante il ritiro della patente ?
Morte otto persone e verrà accusato di omicidio colposo. Con un buon avvocato non farà neanche un giorno di carcere. Personalmente chiedo ed esiggo che venga processato per pluri omicidio aggravato e preterintenzione come da articolo 43, comma 2, del Codice Penale.
Per giustizia meriterebbe l'accusa di strage.
I nostri politici sono impegnati a curare i loro interessi, a varare leggi che assicurano loro le comode poltrone. La gente muore per la mancanza di sicurezza e leggi in ogni dove e a questi poco gliene frega!!!
Visto che è un blog di sinistra, e visto che mi trovo bene commentare qui, la vorrei dire proprio tutta.
RispondiEliminaFra i politici ci metterei pure quei buonisti di sinistra ( la mia parte politica da sempre) che appena si parla di ordine e sicurezza pubblica ti guardano da schifo.
Fare i perdonisti con chi le leggi non le rispetta, che siano immigrati o meno, è da preti, da cattolici che di questo mondo non gliene frega visto che aspirano al paradiso. Ma visto che il paradiso io lo vorrei qui, dico loro : sveglia!!! Chi sbaglia in questo modo che vada in galera!!!
Scusate lo sfogo....:((((
Doriana
Doriana,
RispondiEliminahai detto bene, e concordo con il Tuo pensiero.
Ho deciso che non mi occuperò più dei loro girotondi e delle loro vergogne sempre più aberranti.
Sempre le stesse parole, sempre gli stessi fatti, dimenticando che la sinistra siamo NOI, non più i politici.
Il mio tempo e il mio spazio nei blog sarà tutto per la gente.
Grazie per il Tuo sentito sfogo :)
Si , non farà un giorno di galera (come tutti gli altri ) non centra destra o sinistra , è la legge Italiana , vuoi per ruberie , bancarotta legge sulla pedofilia ecc ecc .
RispondiEliminaCredo che sia arrivato il momento di mandare a casa le solite faccie ...basta !!!
Un'altra tragedia assurda!
RispondiEliminaTutti i politici parlano di sicurezza...ma la loro,infatti fanno di tutto per assicurarsi quelle "benedette" poltrone...dei cittadini non gli importa!!!!!!!!!!E intanto ora si fanno la settimana bianca...pagata da noi!!!!!!!!!!!!!
RispondiElimina@Valerio,
RispondiEliminaormai non sono più leggi, sono lasciapassare per delinquenti di ogni genere.Chiamare leggi le disposizioni di oggi è offensivo per chi le aveva concepite in modo da essere Giustizia uguale per tutti.
@Stella,
l'assurdo ormai è la nostra realtà, ahimè!
@Upupa,
paghiamo tutto, con il denaro e con la dipserazione.
A volte apprendendo queste notizie abbiamo l'assurda convinzione che possa accadere solo agli altri. Se solo pensassimo che gli altri siamo Noi, forse qualcosa si smuoverebbe.
Al di là della costernazione per la tragedia io credo che i problemi hanno sempre una "radice" che è difficile da sradicare.
RispondiEliminaIn Italia c'è troppo lassismo.
Si fa quello che si vuole. In altri paesi, vedi Germania,Svizzera ecc.ecc. non pi potrebbero fare neanche due kilometri a quella velocità.
E poi mi chiedo, se è vietato superare i 130 in autostrada e quindi su tutto il territorio nazionale, per quale ragione si costruiscono auto, non da rally, che superano abbontantemente questa velocità.
E poi, come mai non viene modificato dal codice penale il capo di imputazione?
non vorrei essere fraintesa, ma forse questi tipi di incidenti avvalorano le tesi di qualcuno?
La strumentalizzazione razzista è arrivata subito, senza se e senza ma , insieme alla notizia della cattura del marocchino per i fatti di Brembate, poi rivelatosi un clamoroso errore.(mi chiedo chi ha tradotto l'arabo, forse un cervello da trota?)
Vorrei ricordare che poco tempo fa a Roma sono stati falciati due fidanzati da un italiano sotto l'effetto di alcool o droga.
Il fatto è che ai politici difficilmente accadranno simili tragedie e quindi ... strumentalizzano per un pò di giorni magari cercando il colèpevole nella parte avversa per farsi propaganda ...e poi dopo un pò tutto del dimenticatoio.Da vomito!
Sottolineo il mio pensiero alle famiglie dei sette calabresi vittime innocenti e la mia solidarietà a tutto il popolo calabrese.
SUCCESSIVAMENTE LE INDAGINI HANNO ACCERTATO CHE LA PATENTE CE L'AVEVA E NON ERA DROGATO. CIO' NON TOGLIE CHE SIA UN DISGRAZIATO CHE AMAVA L'ALTRA VELOCITA' E I SOPRASSI PERISOLOSI IN CURVA. PER LA PRECISIONE.
RispondiElimina