Personalmente credo sia uno dei discorsi più belli fatti da un politico.
ROMA - Il modello consumistico riduce troppo spesso la donna da soggetto a oggetto: è un'immagine che può favorire comportamenti aggressivi, anche molto gravi, e che va respinta senza mezzi termini. E' questo il cuore del messaggio di Giorgio Napolitano dal Quirinale in occasione della festa dell'8 marzo. Una frase accolta da un lungo applauso dalla platea ospitata nel Salone dei corazzieri del Colle, alla presenza anche dei ministri Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e Giorgia Meloni.
Occorre uno sforzo comune, secondo il capo dello Stato "per raggiungere una parità sostanziale è necessario incidere essenzialmente sulla cultura diffusa: sulla concezione del ruolo della donna, sugli squilibri persistenti e capillari nelle relazioni fra i generi" e, appunto, "su un'immagine consumistica che la riduce da soggetto a oggetto propiziando comportamenti aggressivi che arrivano fino al delitto".
Napolitano richiama all'impegno anche gli uomini, che non possono restare estranei o indifferenti alla battaglia per una vera parità fra i generi, ancora lontana: "Se è evidente che le donne stesse devono agire da protagoniste nel condurre fino in fondo la marcia verso la parità - dice -, gli uomini non sono esentati dal dovere di comportarsi come loro validi e solidali compagni".
"La parità di genere non riguarda solo le donne - insistite il presidente - così come le battaglie per dare a tutti i cittadini una vita decorosa non riguardano solo
E' necessaria, secondo il capo dello Stato, una vera opera di rinnovamento morale e le donne "sono chiamate a dare un contributo fondamentale" in tale direzione. Ricordando che la ricorrenza coincide quest'anno con il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia e sottolineando che "il Risorgimento non aveva come solo obiettivo l'unificazione nazionale ma si proponeva anche il rinnovamento istituzionale, civile e morale dell'Italia", il presidente sottolinea significativamente come il motto del ramo femminile dalla Carboneria fosse "Onore e virtù".
Napolitano si dice, infine, "certo che anche le nuove italiane, le tante donne immigrate che sono già diventate o diventeranno nostre concittadine, le tante donne che lavorano con abnegazione e senso del decoro, faranno anche esse la loro parte", per raggiungere l'obiettivo di "lavorare insieme con successo per una Italia migliore, più ricca di futuro per le donne e per le giovani generazioni".
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Lorenzo
Bravo Napolitano!
RispondiEliminaGrazie Paola, a presto
RispondiEliminaLOrenzo