"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

martedì 23 marzo 2010

Perchè contro?

'INDICAZIONE del presidente della Cei Ai cattolici. La Bonino: «SONO SOLITE COSE»

I vescovi: «Il voto sia contro l'aborto»

Bagnasco: «E' un'ecatombe collettiva. La cittadinanza inquadri ogni singola verifica elettorale»

l'INDICAZIONE del presidente della Cei Ai cattolici. La Bonino: «SONO SOLITE COSE»

I vescovi: «Il voto sia contro l'aborto»

Bagnasco: «E' un'ecatombe collettiva. La cittadinanza inquadri ogni singola verifica elettorale»

Il cardinal Angelo Bagnasco (Ansa)
Il cardinal Angelo Bagnasco (Ansa)

CITTÀ DEL VATICANO - La difesa della vita umana, innanzitutto dal «delitto incommensurabile» dell'aborto in tutte le sue forme, è uno dei valori «non negoziabili» in base al quale i cattolici devono votare nelle prossime regionali. È quanto ha indicato, in sintesi, il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, aprendo i lavori del Consiglio episcopale permanente, il «parlamentino» dei vescovi italiani. La candidata del centrosinistra alle Regionali del Lazio, Emma Bonino, ha replicato che si tratta di «un evergreen. Non mi sembra ci sia nessuna novità, sono le solite cose».

VALORI NON NEGOZIABILI - I valori «non negoziabili», ha elencato l'arcivescovo di Genova, sono «la dignità della persona umana, incomprimibile rispetto a qualsiasi condizionamento; l'indisponibilità della vita, dal concepimento fino alla morte naturale; la libertà religiosa e la libertà educativa e scolastica; la famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna». Su questo fondamento, ha spiegato, «si impiantano e vengono garantiti altri indispensabili valori come il diritto al lavoro e alla casa; la libertà di impresa finalizzata al bene comune; l'accoglienza verso gli immigrati, rispettosa delle leggi e volta a favorire l'integrazione; il rispetto del creato; la libertà dalla malavita, in particolare quella organizzata».

ABORTO, «ECATOMBE PROGRESSIVA» - Durissime le sue parole contro l'aborto, descritto come «un'ecatombe progressiva», che si vuole rendere «invisibile» attraverso l'uso di pillole da assumere in casa. «Che cosa ci vorrà ancora - si è chiesto il presidente della Cei - per prendere atto che senza il principio fondativo della dignità intangibile di ogni pur iniziale vita umana, ogni scivolamento diviene a portata di mano?» «In questo contesto, inevitabilmente denso di significati, sarà bene - ha subito proseguito - che la cittadinanza inquadri con molta attenzione ogni singola verifica elettorale, sia nazionale sia locale e quindi regionale». «L'evento del voto è - ha detto - un fatto qualitativamente importante che in nessun caso converrà trascurare».

SULLA PEDOFILIA: TRASPARENZA MA NO A DISCREDITO - Il cardinal Bagnasco ha poi affrontato il tema dei recenti scandali di pedofilia. La Chiesa ha imparato da Benedetto XVI a non tacere o coprire la verità, «anche quando è dolorosa e odiosa»; «questo però non significa subire, qualora ci fossero, strategie di discredito generalizzate» ha affermato il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, nella relazione di apertura del Consiglio episcopale permanente, il «parlamentino» dei vescovi italiani. Il porporato ha anche espresso al Papa la «vicinanza» dell'episcopato italiano: «quanto più, da qualche parte, si tenta di sfiorare la sua limpida e amabile persona, tanto più il popolo di Dio a lui guarda commosso e fiero».

«NON SI METTA IN DISCUSSIONE IL CELIBATO» - «Nessun caso tragico» può oscurare «la bellezza» del ministero sacerdotale, ha detto il porporato. «Nè mettere in discussione il sacro celibato che ci scalda il cuore e ispira la vita», ha aggiunto. «Non sentitevi mai guardati con diffidenza o abbandonati, e - ha detto Bagnasco rivolgendosi agli uomini di Chiesa - non scoraggiatevi; siate sereni sapendo che le nostre comunità hanno fiducia in voi e vi affiancano con lo sguardo della fede e le esigenze dell'amore evangelico». Il sacerdote - ha scandito - non è «un disagiato, nè uno scompensato, benchè il clima culturale odierno non faciliti certo la crescita armonica di alcuno. Il sacerdote è un uomo che, non solo nel tempo del seminario, coltiva la propria umanità nel fuoco dell'amore di Gesù

Corriere della Sera

Devono sempre intromettersi, gli elettori sono liberi di decidere.

5 commenti:

  1. Sono d'accordo è un'ecatombe collettiva. Quella della Chiesa.
    Dovrebbero cambiare qualche parolina: "la difesa della vita dal concepimento... fino alla nascita" perché poi come è noto la Chiesa se ne strafrega della vita umana, la vita delle donne ad esempio, che non possono disporre del proprio corpo e non possono abortire (se non a pagamento) a causa dell'obiezione di coscienza dei medici che preferiscono obbedire ai suoi diktat piuttosto che al giuramento di Ippocrate (salvo poi fare aborti clandestini e farli pagare profumatamente).
    Se ne strafrega quando impedisce che venga posto un limite alle nascita in molti paesi afflitti da povertà e dalla guerra, quando anche seri antropologi hanno sostenuto che un serio controllo delle nascite con la contraccezione e il contenimento della sovrappopolazione risolverebbero molti di questi problemi. Difesa della vita? Forse quella dei tanti dittatori cui i vari pontefici sono andati a stringere la mano e hanno assicurato il pieno appoggio mentre i dissidenti venivano massacrati? (e Pinochet grande amico di Giovanni Paolo II dovrebbe averci insegnato qualcosa). La Chiesa difende la vita? ma la vita di CHI?

    RispondiElimina
  2. I soliti MAGNA MAGNA ... ma lo volete capire che devono avere i soldi dal governo? La CEI è un covo di affaristi.
    Non hanno nulla di carità cristiana.
    MI FANNO ORRORE!

    RispondiElimina
  3. E' fantastico Bagnasco, come venditore di noccioline avrebbe avuto un futuro migliore e a noi avrebbe risparmiato i suoi falsi sermoni.
    Come mai non dice la verità su se stesso? Per esempio che era fra gli indagati di "mani pulite" per i suoi intrallazzi illeciti insieme al suo illustre collega Marcinkus?? Fra l'altro quest'ultimo sospettato di pedofilia e forse implicato nel caso Orlando.
    Il fatto che degli scapoloni incalliti parlano e difendono il matrimonio ha sempre suscitato la mia ilarità, da che pulpito viene la predica!! Vorrei sapere se si ascoltano quando sparano le loro cavolate, subito dopo difende il celibato.. ha le idee un pò confuse o vuole confondere le nostre?
    La difesa della vita, quale? Quella delle prostitute? quella dei bambini violentati? Quella delle donne uccise anche nel Vaticano??
    Perchè non ci spiega cosa ci fa Enrico De Peis, boss della Magliana, sepolto fra i cardinali??
    Lui questo dovrebbe saperlo!
    Poi discordo dal fatto che un uomo possa pronunciarsi sul diritto d'aborto, qualunque vestito indossa, non sarà mai all'altezza di capire il tormento che vive una donna prima e dopo questa decisione. Non me ne vogliano gli uomini, ma è un dato di fatto.
    E' facile per lui, vista la vita agiata che fa, dire.. no all'aborto. Bene allora, donne non abortite, portate i vostri bambini, una volta nati al cardinale Bagnasco, ha abbastanza denaro per camparli tutti!!!

    RispondiElimina
  4. Notare che Bagnasco ha fatto una dichiarazione alla berlusconi dicendo che lo scandalo dei preti pedofili è stato amplificato da chi è contro la chiesa, dichiarando che come ci sono i pedofili nella società ci possono essere anche nella chiesa. Allora perchè si assurgono a portavoce della morale?
    Quando io dico prete dico tutto, mi spiace.

    RispondiElimina
  5. Perchè loro sono "ministri di Dio" il chè equivale a essere dio, che vuoi fare Lorenzo, punire dio perchè gli "piacciono" i bambini??
    Bagnasco nella sua dichiarazione alla B. però omette che ora i "comunisti" che accusano i poveri preti pedofili sono all'estero, alias tedeschi, francesi e inglesi.. Ratzinger ha brutte gatte da pelare, e Bagnasco lo sa che l'attacco all'innocente chiesa arriva da oltre Alpi e con quelli non si scherza.

    RispondiElimina