"Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perche' acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con NOi!"
Enrico V-William Shakespeare

martedì 12 ottobre 2010

L' Ultimo Spettacolo

Il parente di un soldato ucciso a La Russa:

" Ministro si goda lo spettacolo"


Le parole di Arundathi Roy,una grande donna indiana, scritte in quel tragico 7 ottobre 2001:

"Il bombardamento dell’Afghanistan non è una vendetta per New York e Washington. E’ l’ennesimo ...atto di terrorismo contro il popolo del mondo. Ogni persona innocente che viene uccisa deve essere aggiunta, e non sottratta, all’orrendo bilancio di civili morti a New York e Washington. La gente raramente vince le guerre, i governi raramente le perdono. La gente viene uccisa. I governi si trasformano e si ricompongono come teste di idra. Usano la bandiera prima per cellofanare la mente della gente e soffocare il pensiero e poi, come sudario cerimoniale, per avvolgere i cadaveri straziati dei loro morti volenterosi"


.. e .penso a questi uomini che muoiono senza una vera ragione. Carne da macello per le industrie belliche, da una parte e dall'altra.

2 commenti:

  1. Parole molto significative quelle della scrittrice indiana, non per nulla scrisse un libro " Il dio delle piccole cose" pieno di umanità e voglia di raccontare la propria terra e i suoi abitanti. Perchè in ogni terra ci sono persone che vivono, che soffrono, che lavorano e amano e nessuno ha il diritto di andare lì a gettare bombe.
    Una guerra mascherata questa, non si nemmeno più il coraggio di chiamarla con il proprio nome, segno della vigliaccheria imperante fra i potenti.
    Sono eroi al contrario questi nostri ragazzi, ma sempre eroi. Eroi perchè presi per il colletto e gli si è detto, se vuoi uno stipendio vai ad ammazzare..e farti ammazzare.
    C'è una poesia molto esplicativa di Pasolini, "vi odio cari studenti" con un passo che si può applicare ai nostri soldati, forse figli di quei poliziotti:

    "...Perché i poliziotti sono figli di poveri.
    Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.
    Quanto a me, conosco assai bene
    il loro modo di esser stati bambini e ragazzi,
    le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui,
    a causa della miseria, che non dà autorità.
    La madre incallita come un facchino, o tenera,
    per qualche malattia, come un uccellino;
    i tanti fratelli, la casupola
    tra gli orti con la salvia rossa (in terreni
    altrui, lottizzati); i bassi
    sulle cloache; o gli appartamenti nei grandi
    caseggiati popolari........".

    Mai come al giorno d'oggi la politica dovrebbe fare il proprio dovere, la comunità internazionale prendere in mano il mondo, con i suoi organismi..ma questa è ancora fantascienza.
    Lorenzo

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  2. Bellissima questa poesia di Pasolini, non la conoscevo..
    Attuale si, e concordo sul fatto che sarà sempre più fantascienza che le comunità internazionali, sorte per evitare il ripetersi degli scempi, avranno mai voce in capitolo nel porvi fine per sempre.

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