Nel discorso esplicito riferimento all'indeciso Guzzanti: "Sì alle privatizzazioni chieste dai liberali"
"L'unità dei moderati italiani è un patrimonio inestimabile. Prima viene il popolo dei moderati e solo dopo vengono i partiti". Il premier Silvio Berlusconi ha appena concluso il suo intervento a palazzo Madama prima del voto di fiducia al suo governo. Il Cavaliere ha esordito agitando lo spettro della "crisi al buio", definita "inutile" in questo momento politico: "Il Paese ha bisogno di tutto, tranne che di personalismi, di spirito di fazione. Dobbiamo essere tutti uniti. Abbiamo bisogno di capacità di decisione. La crisi la decide il popolo e prima di aprirla bisogna dire che un altro premier e un'altra maggioranza sono possibili". Appello quindi ai deputati passati a Fli, "eletti nel 2008 con il Pdl e che hanno sempre votato la fiducia a questo esecutivo", anche l'ultima volta, il 29 settembre: "Qualunque critica è possibile, ma la sfiducia e la divisione del campo dei moderati no. Tutto si può fare, ma non progettare un'alleanza con la sinistra in questa legislatura". Un passaggio anche sulle ragioni economiche per cui, secondo il premier, si deve evitare l'instabilità: "Debito pubblico ereditato dai partiti del compromesso storico". Sul fronte sociale dal premier attachi "alla demagogia di chi sale sui tetti"
Il Fatto Quotidiano 13/12/2010
Ho sentito il discorso non ha detto niente pur leggendo il discorso
BASTA coi bugiardi
RispondiEliminaBASTA coi pedofili
BASTA coi truffatori
BASTA coi mafiosi in parlamento
BASTA !!!!!!!!
Se tutto ciò non fosse ricaduto sulla nostra pelle, ci sarebbe solo da ridere.
RispondiEliminaEmeriti pagliacci... Tutti, nessuno escluso!!
Si stanno arrampicando sui vetri, ormai il vento del malcontento pubblico alita sui loro colli!